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Click&Boat: il futuro della nautica da diporto

team C&B

Definita “l’airbnb del noleggio barche” ed affermatasi nel tempo come compagnia internazionale, Click&Boat è il sito ideale se si vuole noleggiare una barca.



La compagnia di noleggio barche online Click&Boat apre il 2019 con vento favorevole. Navigando sulla scia dei risultati ottenuti dal 2013 ad oggi, la startup di madrepatria francese si prepara ad affrontare un nuovo anno da leader del mercato. Definita “l’airbnb del noleggio barche” ed affermatasi nel tempo come compagnia internazionale, Click&Boat nasce nel 2013 da due economisti francesi, Edouard Gorioux e Jeremy Bismuth. Mediando tra la figura del noleggiatore e quella del proprietario, l’idea alla base di Click&Boat è appunto quella di disintermediare il rapporto tra le due figure, consentendo da un lato di noleggiare una barca a prezzi accessibili, e dall’altro, di agevolare il proprietario nell’ammortizzare le spese di gestione durante i periodi di non utilizzo.

I numeri di Click&Boat

Piattaforma totalmente indipendente e user-friendly, un noleggio attraverso Click&Boat arriva a ridurre i costi di locazione fino al 35%, rendendosi così la soluzione perfetta per ogni tipo di viaggio e viaggiatore. I numeri che la contraddistinguono sono a dir poco rilevanti:

  • una percentuale di crescita che supera del 200% quella del 2017;
  • un totale di 30.000 imbarcazioni (10.000 in più rispetto ad inizio 2018)
  • una community di oltre 250.000 diportisti,
  • copertura di basi di partenza in oltre 50 paesi del mondo.

Ma non è tutto. Il round di finanziamenti da 4 milioni di euro ottenuto durante lo scorso anno ha dato un’ulteriore spinta alla compagnia, che ha così potuto pensare in grande pianificando nuovi obiettivi per fare rotta verso nuovi orizzonti.

C&B storia

Gli obiettivi internazionali

Per completare la copertura europea, all’orizzonte di Click&Boat si prospettano infatti un approfondimento del mercato statunitense e l’apertura verso Sud-America, Asia e Arabia Saudita.
Basti pensare che a solo un anno dall’apertura di una sede negli Stati Uniti, il volume di mercato ricopre già il 10% del fatturato totale.

Vogliamo che Click&Boat diventi fonte di ispirazione e punto di riferimento per tutti gli appassionati di mare” – dichiara Edouard Gorioux, co-founder della startup. “Per arrivare a questo dedichiamo molto tempo all’ascolto delle esperienze e dei desideri dei nostri clienti, cerchiamo di soddisfare le loro aspettative e lavoriamo per offrire, anno dopo anno, un servizio sempre migliore”.

Volendosi presentare come icona tra le piattaforme di noleggio barche online, parte dei finanziamenti ricevuti da Click&Boat verrà utilizzata per ampliare la flotta, estendendola non solo alle più classiche barche a vela e a motore, ma provando a dare il via anche al mercato del green sailing. Mercato, quest’ultimo, di tutt’altro che un facile approccio e sviluppo. “Il mercato del green sailing è purtroppo ancora non molto avviato né tantomeno semplice” – dichiara Jeremy Bismuth, co-founder di Click&Boat – “ma pur non contando ancora molte imbarcazioni dotate di pannelli solari tra la nostra flotta, prendiamo con serietà il tema della protezione e conservazione degli oceani. Crediamo che la sensibilizzazione sull’argomento possa portare negli anni a fare la differenza, trasformando il pensiero ed il modo di navigare di ogni diportista”.

Il panorama italiano

Contando oltre 7.500 chilometri di costa, l’Italia è il secondo mercato più importante per Click&Boat, seconda solo alla Francia. Oltre 4.800 imbarcazioni dislocate in tutto il territorio italiano, circa un quinto degli utenti della community ed un tasso di crescita che aumenta di anno in anno. I numeri che contraddistinguono il mercato italiano sono rilevanti ed incoraggianti.

L’Italia è indubbiamente un mercato fondamentale e di valore, sia per l’elevata concentrazione di porti che per le lunghe tradizioni che legano gli italiani al mare ed alla nautica” – continua Gorioux. “L’importanza dei finanziamenti ottenuti lo scorso anno si riverserà pertanto anche in quest’area, per la quale prevediamo ancora molto sviluppo e nuove possibilità”.