> > Festival di Sanremo 2019: le pagelle della prima serata

Festival di Sanremo 2019: le pagelle della prima serata

Festival di Sanremo

Tempo di primi bilanci per la prima serata del Festival di Sanremo: tra alti e bassi ecco le nostre pagella dalla sala stampa.

Inizia il Baglioni bis, “una nuova avventura da vivere con energia, euforia, poesia, – racconta il buon Claudio – per un cammino lungo da qui fino a sabato che ci porti verso la meta dell’armonia, che è il senso di questo avvenimento”. La prima serata del Festival di Sanremo ha visto la presenza di alcuni pezzi davvero di pregio (Bertè, Nigiotti, Mahmood) mentre altri hanno fatto davvero una brutta figura.

Daniele Silvestri

Barba incolta, occhiaie marcate, look discutibile e pezzo di denuncia sociale ‘parlato’ alla Signor Tenente. Poi arriva il rapper incazzato, il testo si fa ancor più impegnato e l’esibizione diventa teatro-canzone. Per l’Ariston una botta di novità. Voto: 7

Ultimo

Pezzo davvero forte e musicale: alla radio sarà uno dei più passati. Ultimo ha la capacità di tenere il palco che pochi artisti hanno. Voto 9

Francesco Renga

Ha cantato meglio nelle sue precedenti esperienze sanremesi: probabilmente troppo emozionato. Il pezzo non offre picchi particolari. Voto: 6

Il Volo

Il Volo non delude le aspettative: brano molto forte che può essere la sorpresa di questo Festival. Voto 7,5

Nino D’Angelo e Livio Cori

Chi è nato al Nord capirà poco o nulla di un testo in gran parte in dialetto napoletano. Sicuramente il televoto partenopeo farà la differenza ma per noi questa canzone non merita. Voto: 4

Nek

Sembra il chiaro sequel di ‘Fatti avanti amore’. Uno dei pochi stasera a non steccare o essere calante. Questa canzone ha molto ritmo: può andare forte in radio. Voto: 6.5

Loredana Bertè

La cantante è tornata ad essere la regina di una volta. Grinta e forza da vendere: una vera leonessa. La canzone è firmata anche da Gaetano Curreri è molto radiofonica con un ritornello che rimane immediatamente nella testa degli ascoltatori. Loredana merita già il podio. Voto: 9.

Federica Carta e Shade

Piacerà ai ragazzini ed è abbastanza radiofonica ma non è una canzone che avrebbe meritato questo palco. Voto: 5,5

The Zen Circus

Sono totalmente estranei al palco dell’Ariston ma son stati i migliori del lotto, tra quelli visti fino ad ora. Potenti, scenografici, con testo pressante e ritmo battente. Bravi. Voto: 7

Paola Turci

Elegantissima, bellissima, vocalmente meno impeccabile del solito e con un brano da riascoltare. Perché apparentemente manca quel qualcosa di necessario, eppure il potenziale c’è. Facile immaginare una versione radio da applausi. Voto: 6.5

Motta

Motta porta l’Indie a Sanremo: un pezzo molto impegnato che però rispecchia un po’ troppo i temi del 2018 con Moro e Meta. Musicalmente troppo ripetitiva. Non convince. Voto: 5,5

Boomdabash

Da loro ci si aspettava la grande botta di vita invece deludono parecchio. Canzone comunque molto orecchiabile. Voto: 6 +

Patty Pravo e Briga

Seno in vista e abito rosso fuoco: solo la leggenda Patty poteva osare tanto. Al suo fianco l’ex Amici Briga che mostra forse un pò troppa esitazione. Zero amalgama e alchimia per questa coppia: un inciampo annunciato in partenza. Voto: 5

Simone Cristicchi

Cristicchi fa il Cristicchi e non delude. Bellissimo arrangiamento e testo molto intenso. Un bel pezzo. Voto: 6,5

Achille Lauro

Una vera sorpresa. Forse l’unico che è andato al Festival senza snaturare eccessivamente la propria natura. Bella canzone ma la voce ha tanti, forse troppi limiti. Voto: 6 –

Arisa

Canzone folle e molto divertente ma attenzione a non cadere in facili errori: questo pezzo è di una difficoltà mostruosa. Solamente la grande tecnica vocale di Arisa poteva farlo proprio. Ritornello molto radiofonico che riesce ad entrarti in testa sin dal primo ascolta. La sua svolta musicale sarà apprezzata? Voto: 7,5

Negrita

Avevano il compito di frenare la gioventù dei talent ma hanno portato una canzone noiosa che lascia totalmente indifferente. Voto: 5

Ghemon

Un altro rappresentante della quota rapper sul palco dell’Ariston. Francamente non ne sentivamo l’esigenza: una lagna terrificante. Voto: 4

Einar

Brano molto, forse troppo sanremese. Lui troppo emozionato ma la canzone può fare bene: da riascoltare. Voto: 6 +

Ex Otago

Il trionfo della banalità: canzone già sentita troppe volta in questi anni. Voto: 3

Anna Tatangelo

Canzone troppo, troppo, troppo sanremese. La Tatangelo torna all’Ariston per rifare la Tatangelo: il pezzo però non vale molto Voto: 5,5

Irama

Testo molto complesso e impegnato per Irama: totalmente all’opposto rispetto alla hit che lo ha portato al successo questa estate. A salvarlo il coro gospel. Voto 6

Enrico Nigiotti

E’ la canzone che maggiormente colpisce al cuore: probabilmente perché i nonni rappresentano un pezzo fondamentale della nostra vita. Molto forte l’inciso e il ritornello. Voto 8

Mahmood

Una nota di freschezza in questo Festival: probabilmente il pezzo più radiofonico in assoluto. Voto 8,5