Giorgio Meroni Matteo Salvini interviene sulla polemica sollevata da Striscia la Notizia in merito alla canzone di Achille Lauro in gara al Festival di Sanremo. Secondo il tg satirico di Antonio Ricci il titolo del brano del 28enne, “Rolls Royce”, farebbe riferimento a un tipo di pasticche di ecstasy, chiamate con il nome della celebre automobile. Il testo sarebbe dunque, per il programma, un inno alle droghe (sintetiche).
Le parole di Salvini
“È terribile: mi fa schifo solo l’idea. Mi sembra che stia ammiccando, non è la macchina. Anche perché cita qualche personaggio che in passato ha abusato e non è finito bene” ha risposto il ministro dell’Interno e vicepremier, raggiunto da Jimmi Ghione, sull’ipotesi lanciata da Striscia. Lo riferisce Fanpage. L’inviato ha ulteriormente stuzzicato il leader della Lega chiedendogli se non sia stata commessa qualche leggerezza al momento della selezione dei brani e a chi andrebbe attribuita la colpa di tale ‘distrazione’. “Tu dici che è Baglioni? Non farmi polemizzare con Baglioni che ho già i miei problemi. Preferivo le caramelle dei Dear Jack (il brano tratta il tema della pedofilia e non è stato ammesso al Festival), rispetto alle Rolls Royce di sto tizio” la risposta di Salvini.
La difesa di Achille Lauro
Achille Lauro non è stato a guardare e ha rispedito al mittente le accuse. Questa la sua replica come riferisce la Repubblica: “Ogni giorno esce una cosa nuova, prima il plagio che non è un plagio. Ora questo. Ma io non ne ho mai sentito parlare. Rolls Royce è la macchina, è lo status. Il pezzo è una fotografia di tutte le icone mondiali dagli anni Cinquanta a oggi: dal mondo di Hollywood alla musica, allo stile”.
