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Sanremo 2019, Ultimo chi? Trionfo Mahmood

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Il gran finale del Festival di Sanremo: esclusione a sorpresa per Irama e Loredana Bertè. Vince Mahmood, secondo Ultimo, terzo Il Volo.

Quando è il momento di decretare la corsa a tre verso la finale, l’Ariston diventa teatro di protesta. “Loredana, Loredana” si sente dagli spalti, insieme ai fischi. Mahmood, Ultimo e Il Volo sono i candidati alla vittoria di questo Sanremo 2019. Pesa l’esclusione di alcuni artisti ai presenti. Claudio Bisio in zona Cesarini salva la situazione ormai caduta in subbuglio decretando la Bertè come vincitrice ad honorem di questo festival. Poi la sorpresa. Niccolò Moriconi non ha fatto il miracolo, perchè Ultimo non è arrivato primo. Onore a Mahmood e alla sua hit “Soldi”. Ha vinto il ragazzo della Milano sud, quel morocco pop che suona nuovo, giovane, grazie alla produzione pazzesca di Charlie Charles e Dardust.

Festival di Sanremo: il gran finale

Il dirottatore di bianco vestito dirige le danze dei ringraziamenti che conducono verso la fine della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo. Bisio e la Raffaele hanno dimenticato scaletta, prove e testi e forse è meglio così, perché a braccio sono due sagome, fantasticamente originali. Ritorneremo di certo ad ammirarli fuori dal palco dell’Ariston, quel medley della Raffaele arriva giusto in tempo per la fine della kermesse, dulcis in fundo.

Non è stato un festival per vecchi

Per Baglioni ha vinto la canzone italiana, e forse è vero. Perché la dolcezza degli Ex Otago, la carica rock dei brani di Bertè, Achille Lauro e compagnia, la poesia dei testi di Motta, Nigiotti & co alla fine sono arrivate, tutte d’un fiato. Insieme a questi elementi giunge anche la conferma del successo della volontà della direzione di Rai Uno nel volersi rapportare al pubblico giovanile: Ghemon, Einar, Irama, Federica Carta e Shade, Mahmood, Ultimo, Liberato e Boomdabash sono stati componenti preziosi nell’ingranaggio dell’enterteinment.

I premi: dalla critica all’interpretazione

Di fatto però nel primo tabellino dei vincitori si inscrivono i nomi di Daniele Silvestri (con la partecipazione di Rancore) e di Simone Cristicchi: ai primi va il premio della critica al secondo quello per l’interpretazione (Sergio Endrigo). “Abbi cura di me” e “Argentovivo” raccontano storie profonde: un’esistenza condannata all’ergastolo e una preghiera d’amore universale.

Errori di calcolo

Gli ospiti internazionali? Luis Fonsi che ha fatto ballare le spiagge di tutta Italia duetta con Eros Ramazzotti in un mix che non convince, vittima probabilmente del ricordo del successo di Despacito. Elisa l’abbiamo già vista e rivista, molte volte, troppe volte: non porta quella freschezza necessaria per ravvivare il fuoco di metà spettacolo.

Lo sapevi che?

Note a margine: ma Joe Bastianich lo sapeva che da giurato d’onore non avrebbe potuto scrivere su Instagram “Vote for Negrita“? Probabilmente l’ha scoperto un’ora dopo, ma va bene così a quanto pare. Arisa si esibisce con 39 di febbre e abbandona il palco con la voce rotta, commossa. Enrico Nigiotti dopo la polemica circa l’orario delle sue esibizioni ricorda ai presentatori che “a mezzanotte so’ sempre svegli” quelli dell’Ariston. Loredana Bertè è scesa sul palco sempre con la stessa mise? Il vestito, i colori e la borsetta sono sempre stati i medesimi per ogni serata. Durante la finale del Festival di Sanremo anche Matteo Salvini ha cantato: Io, vagabondo che son io, live, in un ristorante. Aprite il televoto, e non siate clementi.