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Salvini ha chiamato Mahmood: il motivo della telefonata

Matteo Salvini e Mahmood

Dopo il post pubblicato sui social, il ministro dell'Interno ha voluto chiamare Mahmood per spiegargli il suo punto di vista

Solo pochi attimi dopo la vittoria di Mahmood al Festival di Sanremo 2019, il ministro Matteo Salvini ha pubblicato un post alquanto discutibile. Il cantante è stato invaso da una marea di insulti, trovandosi persino al centro di una polemica a cui ha dato vita il suo collega nonché sfidante Ultimo. Ma cosa pensa davvero il vicepresidente del Consiglio sul vincitore italo-egiziano della kermesse canora?

Post di Salvini su Mahmood

Nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa, Matteo Salvini ha dunque rivelato di essersi sentito in torto per via del post scritto in precedenza. Così ha deciso di chiamare direttamente Mahmood per parlargli. “Mi sono fatto dare il suo numero di telefono e l’ho chiamato. È un ragazzo di vent’anni, comincia adesso. Mi sono informato sul suo percorso artistico e gli ho voluto dire direttamente che si deve godere la vittoria e che sono felice per lui”. Salvini si è poi detto dispiaciuto per via della polemica sorta dopo il Festival e per le offese subite dal cantante. “Penso che questo ragazzo, per il quale mi sono sentito in torto […], sia stato usato dalla sinistra. Chi mi conosce potrebbe osservare un rispettoso silenzio”.

Per Salvini dunque Mahmood è a tutti gli effetti “un ragazzo italiano, che suo malgrado è stato eletto a simbolo dell’integrazione”. Tuttavia ha precisato che lui non si deve integrare, dal momento che è nato a Milano. “Lo hanno messo al centro di una storia che non gli appartiene”.

Salvini contro Satana a Sanremo

Matteo Salvini si anche espresso circa le rivendicazioni di don Aldo Buonaiuto contro il Festival di Sanremo e contro Virginia Raffaele in particolare. “Capisco e condivido le sue preoccupazioni”, ha dichiarato infatti il ministro degli Interni. Il religioso è di fatto il responsabile del servizio nazionale anti-sette. L’uomo si è detto “allibito” per via dello sketch della co-conduttrice, la quale ha pronunciato “per ben cinque volte la parola Satana” nel corso della scenetta. Salvini, dal canto suo, ha poi aggiunto: “Non sottovalutiamo il problema delle sette sataniche, con tutti i problemi connessi. Ascoltiamo con attenzione gli esperti che ci aiutano a combattere il fenomeno”.

Già in precedenza un altro prete, don Salvatore Picca, aveva duramente criticato il Festival, affermando in particolare che “la canzone di Mahmood davvero non si può sentire… è semplicemente vergognosa […] si può dire a tutto il mondo che la canzone italiana è ridotta a quello schifo“. Don Picca ha poi concluso la sua invettiva sottolineando come i finalisti sconfitti dall’italo-egiziano, ossia Ultimo e Il Volo, “hanno avuto una sola pecca. Non erano musulmani, non erano immigrati, non erano pieni di tatuaggi, non erano drogati, erano solo troppo italiani. Avevano una canzone troppo italiana per vincere il festival della canzone italiana”.