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Mahmood asfalta Barbara D’Urso sul tema dell’omosessualità

Mahmood contro Barbara D'Urso

Alcune dichiarazioni di Mahmood sul coming out in televisione hanno tirato in ballo anche Barbara D'Urso: ecco perché

Mahmood può essere certamente considerato come il personaggio del momento. La sua vittoria al Festival di Sanremo 2019 con il brano Soldi ha infatti generato non solo felicità per i suoi fan ma anche numerose quanto accese polemiche. Il voto della giuria di qualità della kermesse canora ha infatti ribaltato il verdetto del televoto da casa, decretato lui al primo posto invece che Ultimo. Proprio quest’ultimo, infatti, ha poi ampiamente criticato la classifica finale del festival nonché l’atteggiamento dei giornalisti della sala stampa.

Prima di questa importante esperienza a Sanremo, il 27enne milanese di origini egiziane aveva rilasciato un’intervista a Vanity Fair, nella quale aveva smentito le voci sulla sua presunta omosessualità. Il cantante aveva commentato con una dichiarazione che, in qualche modo, polemizzava su alcuni programmi trash della tv italiana. Tra di essi, il riferimento più evidente era a quelli condotti da Barbara D’Urso, come Pomeriggio Cinque e Domenica Live, in cui spesso è stato trattato il tema del coming out in televisione.

“Penso che sia sbagliato, in un certo senso, parlare di queste cose”, aveva affermato in quell’occasione Mahmood. “Dichiarare di essere gay non porta da nessuna parte, se non a far parlare di sé. Andare in tv da Barbara D’Urso per raccontare la propria omosessualità mi sembra imbarazzante. Così si torna indietro di 50 anni”. Al vincitore del Festival di Sanremo pare insomma che i programmi della D’Urso non siano proprio di suo gradimento, considerandoli come un modo retrogrado di fare spettacolo.

Mahmood, diverso ma rispettato

In una recente intervista rilasciata a Repubblica dopo la vittoria della gara sanremese, Mahmood ha invece affrontato le polemiche legate alle sue origini. Nello specifico, l’artista ha raccontato di essere da sempre abituato alla diversità, tanto che nella sua classe delle elementari c’erano bambini di ogni razza e provenienza. “Forse sono le generazioni prima della nostra a sentire la diversità. Sono cresciute in un mondo dove l’immigrato o il figlio di coppie miste era un’eccezione”.

Il cantante ha poi detto di non sentirsi un simbolo per il semplice fatto di essere nato e cresciuto a Milano. Lui si sente infatti italiano al cento per cento. “Con Soldi ho solo raccontato una storia, non volevo fare politica né lanciare messaggi. La frase che dico in arabo è un mio ricordo di bambino. Me la diceva mio padre quando mi portava a giocare al parco”. Mahmood ha inoltre sottolineato di non aver mai vissuto episodi di razzismo nel quartiere a sud di Milano dove è cresciuto. In merito invece alla sua famiglia, il giovane ha dichiarato che suo padre se n’è andato di casa quando lui aveva 6 anni. “Sono cresciuto con mia madre, i vicini di casa erano mia zia e i miei cugini. Mia mamma ha 12 fratelli, siamo una grande famiglia”. Da bambino poi si è detto essere stato abbastanza tranquillo: “Leggevo molto, lo facevo più da piccolo che adesso”.