> > Italo X, il rapper che canta: "E' meglio aiutarli a casa loro"

Italo X, il rapper che canta: "E' meglio aiutarli a casa loro"

italo x

Sul web c'è chi lo ha definito "rapper sovranista". Ma ecco chi è Italo X, il rapper che sta con Salvini.

Un nuovo rapper si è affacciato sulla scena musicale. Si fa chiamare Italo X, ha 35 anni ed è cresciuto nella periferia di Milano. Ha deciso di puntare tutto sull’anonimato non rivelando né il suo nome né il suo volto. Il motivo dell’interesse nei suoi confronti è presto spiegato, ed è il testo della sua canzone di debutto Io sto con Salvini. Già dal titolo, infatti, Italo X ha voluto mettere ben in chiaro la sua posizione, riconfermata poi nel testo: “Io dico che è meglio aiutarli a casa loro. Forse potremmo aiutarli davvero e non è retorica. Con tutti i problemi che ha il nostro paese, come possiamo pensare di aiutare gli altri se non riusciamo a prenderci cura di noi?”

Il testo emblematico

Nel suo brano, il rapper emergente non ha voluto lasciare dubbi sulla sua posizione politica. Sui social, però, Italo X ha già fatto parlare di sé: c’è chi l’ha definito un “rapper sovranista“, mentre qualcun altro “un troll”. Lui ha risposto: “Posso essere un troll, un folletto o persino un umano, quello che è certo è che sono italiano e ho a cuore il mio paese“. “Ho un sacco di amici di colore che lavorano e si fanno il culo come me, ma la povertà genera criminalità. E i barconi portano povertà estrema. Ecco perché bisogna aiutarli a casa loro”.

Insulti e minacce

Le sue provocazioni politiche, tuttavia, hanno scatenato il popolo social che non si è risparmiato, lasciandosi andare anche agli insulti e alle minacce: “Mi sono reso conto di non poter rivelare informazioni riguardo la mia persona. Ho ricevuto serie minacce da molti che mi accusano di odio indiscriminato, utilizzando essi stessi metodi violenti ed offensivi – ha detto il rapper -. Dovendo tutelate l’incolumità mia e delle persone con cui mi relaziono giornalmente, mi trovo nella condizione di portare avanti un’idea senza potermi rivelare. Questo si rivela però in linea con le mie intenzioni, in quanto non rappresento la voce di un individuo ma di una collettività. Da qui il mio cognome, X”.