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Giulia Mutti, da Sanremo Giovani al primo Ep dedicato alle donne

giulia mutti

Dopo l'esperienza a Sanremo Giovani, Giulia Mutti presenta il suo ep "Le favorite" dedicate all'universo femminile.

La giovane cantante toscana Giulia Mutti, forte dell’esperienza di Sanremo Giovani, gara canora a cui ha partecipato nel dicembre 2018 con il brano Almeno tre, è pronta a pubblicare il suo Ep dal titolo Le Favorite, Vol. 1 che conterrà 5 canzoni, di cui 4 cover e un brano inedito, Acciaio. Il progetto si pone come un omaggio alle donne, motivo per il quale la data di uscita è proprio venerdì 8 marzo, giornata della Festa della donna. “Le Favorite esce proprio l’8 marzo, giornata in cui si celebrano le donne, spesso protagoniste delle canzoni di tutto il mondo” ha specificato la stessa artista. La prima traccia è uscita a febbraio ed è una cover piano, archi e voce del brano presentato al 69esimo Festival di Sanremo da Arisa, Mi sento bene. Ci sono poi Senza un perché di Nada, singolo uscito il giorno di San Valentino, Contessa miseria di Carmen Consoli e Notti senza cuore di Gianna Nannini. Sul brano inedito dice: “E’ una presa di coscienza che ti arriva in faccia come uno schiaffo. Nasce da una situazione di insofferenza e si trasforma in coraggio. Coraggio di affrontare una realtà scomoda”. In occasione dell’uscita dell’Ep, Giulia Mutti ha raccontato a Notizie.it qualcosa in più sulla sua musica e su come questa faccia parte della sua vita.

Giulia Mutti, “Le Favorite”

copertina disco giulia mutti

Quando hai capito che la musica sarebbe stata il tuo futuro?

Allora, diciamo che la musica è sempre stata il mio pallino fisso. E’ iniziato tutto quando, dopo la maturità, ho dovuto decidere cosa fare della mia vita. Ho incontrato alcune persone che mi hanno dato modo di pensare che forse potevo prendermi un periodo da dedicare alla musica per capire se era veramente quello che volevo fare. Così ho fatto e non è stato solo un periodo. Si è protratto fino ad oggi e spero che continui il più a lungo possibile. Ho anche iniziato a scrivere. Prima infatti suonavo il pianoforte e studiavo canto ma non avevo mai messo insieme le due cose. Poi qualcuno mi ha fatto riflettere, ed effettivamente, componendo, ho trovato molto più facile esprimere quello che ero realmente.

Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?

Io sono nata musicalmente ascoltando i grandi cantautori italiani come De André, Battisti, Dalla, Tenco, tutti i grandi che abbiamo in Italia. Crescendo poi mi sono anche approcciata alla musica straniera, internazionale, pop, rock, ad esempio Patty Smith. Oggi mi piace moltissimo Florence And The Machine, Alice Merton, Lady Gaga. Generi molti diversi tra loro ma tutti molto contemporanei.

Come è stata l’esperienza di Sanremo Giovani?

E’ stata una prima esperienza in tutti i sensi, visto che questo era il primo anno in cui dividevano i giovani dai big. E’ stata un’esperienza molto bella. Il confronto con altri generi e altri artisti mi stimola molto. E’ un bacino da cui mi piace attingere per poter fare cose diverse da quelle che faccio usualmente. Esibirsi in una diretta televisiva dove sai che c’è qualcuno che ti giudica è sempre molto destabilizzante, però devo dire che l’ho vissuta molto serenamente, forse perché ero soddisfatta e convinta del brano che portavo e del messaggio che volevo trasmettere.

L’ep è composto interamente da brani di cantanti donne e la data di uscita corrisponde alla Festa della donna. Vuoi spiegare questa corrispondenza?

Credo che non ci fosse data migliore per far uscire questo Ep. E’ un omaggio a quattro cantautrici che secondo me hanno apportato, in maniera differente, qualcosa alla musica italiana. Il fil rouge è la coerenza che hanno avuto da quando sono uscite ad oggi. Ovviamente si sono migliorate ed evolute seguendo i tempi e le generazioni che hanno attraversato, ma sono sempre rimaste coerenti nel loro modo di fare musica. Sono molto differenti tra loro. Rappresentano quattro modi diversi di raccontarsi e di fare musica. Mi ha sempre stuzzicato l’idea di fare un omaggio alle donne.

A cosa fa riferimento il titolo Le Favorite?

Recentemente sono andata a vedere il film La Favorita e da lì ho preso spunto. Mi è piaciuto molto perché ruota tutto attorno a tre figure femminili, mentre gli uomini sono relegati a comparsa e non ricoprono nessun ruolo di peso all’interno della trama. Questa storia di femminilità vista sotto tanti aspetti mi ha dato il là per fare questa cosa.

Cosa rappresentano le scritte che hai sulle mani?

In realtà sono diventate un rito, ma sono partite da un omaggio che volevo fare alle mie mani. Componendo al pianoforte, infatti, rappresentano una parte molto importante del mio corpo. Alla fine si pensa tanto alla voce, ma le mani sono la parte a cui trasferisco le mie emozioni. Credo di non aver mai scritto un brano senza approcciarmi prima al pianoforte. Volevo che questa cosa fosse chiara anche a livello visivo e quindi le evidenzio così.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sicuramente l’uscita del secondo singolo dopo Almeno tre. Sarò poi in giro a suonare, sia da sola che in apertura di qualcuno. Stiamo organizzando, ma credo ci saranno delle belle sorprese.