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Cremonini contro i rapper: "A 18 anni io vendevo un milione di dischi"

cesare cremonini

A soli 18 anni Cesare Cremonini era già famosissimo grazie ai Lunapop: in una intervista dice cosa pensa della musica Trap e Rap.

Cesare Cremonini è un cantautore bolognese diventato famoso a 18 anni come leader dei Lunapop. Ancora oggi è un apprezzatissimo musicista. Ospite al programma di Radio 2 “I Lunatici”, in onda dalle ore 1.30 alle 6 del mattino, ha parlato della sua carriera e del suo rapporto con altri orizzonti musicali come Rap e Trap.

“Ho sempre approfittato delle ore notturne per scrivere, leggere, guardare film – dice Cremonini- la maggior parte delle canzoni le ho scritte di notte”. Racconta poi che ama moltissimo cantare dal vivo perché ha la possibilità, ogni volta, di raccontare la sua vita e che la sua passione per la musica è iniziata ascoltando una cassetta di Lucio Battisti quando era bambino: “Mi ha cambiato la vita, iniziò lì il mio rapporto con la scrittura e la musica leggera”.

Più di un milione di copie vendute a 18 anni

Secondo quanto riportato da tpi.it, Cremonini parla poi del successo avuto da giovanissimo: “Certo vendere un milione e mezzo di copie a 18 anni… Oggi nessuno sa cosa vuol dire. A volte sento alcuni artisti molto giovani, tipo i rapper che hanno cinque rolex al polso, vantarsi del proprio successo o dei propri guadagni: vorrei portarli a cena un giorno e raccontargli com’è vendere un milione e mezzo di copie a diciotto anni”.

Inevitabile quindi chiedere cosa pensi dei generi musicali più in voga in questo periodo: “La trap? Dal punto di vista artistico ci sono i più bravi e i meno bravi, certo è che si tratta di un fenomeno internazionale. L’unica cosa che è giusto far notare è che nel mondo della trap e nel mondo del rap metaforicamente parlando plagiare è lecito.

Cesare Cremonini continua la sua intervista a Radio 2 dicendo di essere ancora convinto che “l’intreccio magico che si crea tra parole e melodia in una canzone porti con sé una magia che difficilmente può essere pari ad altre forme di scrittura musicale. Rap e trap sanno coinvolgere tantissimo i giovani e gli artisti si coinvolgono tra di loro. Si odiano o si amano, ma interagiscono. Noi della musica leggera invece siamo tutti grandi isole, piuttosto protette, che raramente si danno una mano”.