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Grande successo per il Festival Internazionale del Giornalismo

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Dal 3 al 7 aprile 2019 si è svolto con successo il Festival del Giornalismo a Perugia: cinque giorni dedicati a chi lotta per diffondere le notizie.

Si è conclusa a Perugia la tredicesima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo. Cinque giorni dedicati a tutti coloro che ogni giorno si impegnano per diffondere informazioni e notizie contro ogni censura. Un evento emozionante e coinvolgente che ha riunito giornalisti e pubblico proveniente da tutto il mondo.

Festival del Giornalismo: i protagonisti

L’edizione di quest’anno ha raccontato la storia e il coraggio di tutte quelle persone impegnate attivamente nel mondo dell’informazione. Questi giornalisti, ma non solo, non hanno avuto paura di sporcarsi le mani e mettere la loro intelligenza a servizio degli altri. La verità è stata il punto chiave dei loro articoli. Maria Ressa, ad esempio, si è recata nelle Filippine per approfondire il suo giornalismo investigativo. Questa donna ha avuto il coraggio di sfidare il governo di Duterte e, dopo otto arresti e numerose pressioni ricevute, è rimasta a servizio della sua comunità. Allo stesso modo, anche Matthew Caruana Galizia cerca riscatto per l’omicidio della madre avvenuto nel 2017. E poi David Hogg e Jaclyn Corin, fondatori del movimento di massa “March for our lives”, lottano attivamente contro il possesso di armi. Oscar Camps, direttore e fondatore di Open Arms, ha salvato oltre 60 mila vite umane nel Mediterraneo e, infine, Rana Ayyub, la giornalista investigativa indiana che ha dovuto sopportare allusioni false in merito alla collusione di due uomini indiani.

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Festival del Giornalismo: i commenti

L’evento intende sottolineare il coraggio dei giornalisti ma anche delle istituzioni che vivono sotto scorta e continuano ad indagare su chi li minaccia. Lo stesso scrittore Roberto Saviano è intervenuto al Festival: “Riparto da Perugia con un senso profondo di speranza”. Hanno preso parte all’evento anche importanti agenzie di stampa italiane e internazionali: tra queste la Reuters, Bloomberg, Politico Europe, Guardian, NBC. Ciò ha confermato il valore formativo e istruttivo del festival, che si configura sempre più come un evento imperdibile per i comunicatori del futuro. “Quest’anno, più del solito, siamo stati fermati per strada dal pubblico, italiano e straniero, che ci ha più volte ringraziato per la possibilità di scambio, anche umano, fra comunità diverse di tutte le età e con differenti interessi” racconta Arianna Ciccone.

perugia

I numeri del successo

Il pubblico della tredicesima edizione del festival era diverso rispetto agli anni precedenti: più giovane e cosmopolita. I cittadini che hanno preso parte agli eventi organizzati sono stati tantissimi. Tutto ciò è confermato dalle lunghe code per Oscar Camps, ma anche per gli interventi di Nicola Gratteri sulla lotta alla ‘ndragheta e di Domenico Iannaccone sul tema sociale. Sale gremite, infine, anche per Veronesi e Albinati con le loro letture sull’odio. Il Festival ha registrato più di 300 eventi e 760 speaker provenienti da tutto il mondo. I relatori erano bilanciati anche nella divisione tra uomini e donne. Sono stati trattati i temi dei diritti, della condivisione, della visione su una società aperta e solidale. Citando Gipi, che ha proposto un incontro sulla satira: “Se lo spirito di un ragazzo verte alla bontà invece che alla crudeltà può essere merito solo della bellezza, non della critica sociale, ma del contatto con la bellezza e la bontà di altre persone”. Dopo il grande successo conseguito quest’anno, Perugia intende lanciare per l’anno prossimo un altro appuntamento. I temi spazieranno dall’intelligenza artificiale alle migrazioni, dal cambiamento climatico alla blockchain.

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