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Primo maggio, il maglione di Ambra Angiolini con i nomi dei sindacati

Ambra Angiolini

La provocazione di Ambra Angiolini sul palco del concerto del primo maggio: dal maglione costoso a uno con i nomi dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil)

Dopo le polemiche dello scorso anno sulla maglia arcobaleno firmata Alberta Ferretti, del valore commerciale di oltre 300 euro, Ambra Angiolini ha risposto presentandosi sul palco del concerto del primo maggio con indosso un maglione con i nomi dei sindacati.

La provocazione di Ambra Angiolini

Dal maglione costoso a uno con i nomi dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil). L’attrice ha indossato una maglia che sembra già vista. Il maglione, infatti, ha tutto l’aspetto di quello indossato l’anno scorso, per la stessa occasione. Invece, c’è una modifica: una t-shirt bianca cucita sopra, con su la scritta a pennarello “Cgil, Cisl e Uil”.

Un modo originale e tutto suo per camuffare lo stesso look dell’anno precedente, che con quella polemica aveva fatto la fortuna del concertone. Una provocazione implicita e ironica.

La polemica dello scorso anno

Il primo maggio 2018 venne criticata e duramente attaccata, soprattutto sui social. In molti non avevano gradito la scelta di salire sul palco del concertone in piazza San Giovanni, a Roma, con un maglione molto costoso. Infatti, si trattava un pullover corto a righe colorate con la scritta “Yesterday” di Alberta Ferretti.

Ambra Angiolini

E proprio la cifra aveva fatto storcere il naso al pubblico: “Ecco i veri comunisti”, affermava qualcuno, ma anche: “Cosa rappresenta? Non il primo maggio”. E ancora: “Certo che Ambra Angiolini ha un bel coraggio a parlare di chi non ha lavoro”, avevano scritto alcuni utenti su Twitter, parlando anche del cachet ricevuto.

Come ricorda il Corriere della Sera, l’Angiolini reagì alle polemiche con grande spirito, condividendo su Instagram l’immagine di uno stock di slip semplicissimi e molto economici: “8 mutandine tinta unita a 5 euro: i miei slip costavano pochissimo! Ora posso riappropriarmi delle parole dette, dell’energia nuova, della poca retorica e di un concerto che per chi lo ha vissuto è stato e sarà sempre qualcosa di più che una maglietta firmata, comprata o prestata?”, aveva scritto.

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