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Verissimo, Alessia Marcuzzi e la replica a Simona Ventura

Alessia Marcuzzi Verissimo

Alessia Marcuzzi, ospite a Verissimo, parla delle critiche di Simona Ventura e del caso Fogli-Corona.

Alessia Marcuzzi è ritornata come ospite a Verissimo sabato 4 maggio. Un mese dopo la fine del programma, ha confessato come è stato condurre una delle edizioni più discusse dell‘Isola dei Famosi. “Il reality è un reality anche per noi conduttori. E’ tutto ‘live’, senza un vero e proprio copione, e succedono tante cose che anche noi viviamo quasi come i concorrenti. E’ bello, ma anche molto difficile da condurre”.

Il confronto tra Riccardo Fogli e Fabrizio Corona

“Fino all’intoppo con Riccardo mi sentivo proprio che fosse la mia Isola più bella, anche come conduzione. E poi è successo che con Riccardo Fogli è arrivata questa onda anomala che ci ha travolti tutti”. Il caso Fogli-Corona ha avuto una tale portata mediatica che lo show rischia la cancellazione nel 2020. La Marcuzzi ha patito personalmente le critiche e ha ammesso i suoi errori. “Mi sono voluta scusare con Riccardo Fogli in diretta, soprattutto per non averlo abbracciato abbastanza. Solitamente sono molto materna, ma in quel caso non sapevo bene cosa fare e mi sentivo in colpa, perché avrei potuto evitarlo. Io le mie responsabilità me le prendo. Quando ho visto quel videomessaggio non ero molto d’accordo. Avrei voluto Fabrizio Corona in studio perché sarebbe stato più facile avere un contraddittorio. In quel video c’erano per me delle cose troppo violente e il mio errore è stato quello di non dire ‘no’ più forte”.

La risposta alle critiche di Simona Ventura

Alessia Marcuzzi ha parlato con Silvia Toffanin anche di un altro episodio che l’ha coinvolta: le critiche di Simona Ventura al suo stile di conduzione e all’eccessivo uso del gobbo.Non si parla male dei colleghi. E’ una cosa che trovo poco elegante. Lei ha fatto la sua Isola, io ho fatto la mia, ognuno ha il suo modo di condurre. La cosa che mi fa sorridere è che noi abbiamo iniziato insieme. Anche se il ‘gobbo’ può essere fondamentale e non bisogna denigrare i suggeritori, ora ho quasi 47 anni, sono quasi trent’anni che faccio questo mestiere e mi viene da ridere quando si parla di copione o di uso del ‘gobbo’, perché non sarei ancora qui dopo 30 anni, ne avrò avuti di successi! C’è bisogno di solidarietà tra colleghe. E’ un peccato – conclude – che non ci sia e che si debbano andare a dire delle cose che secondo me sono un segno di debolezza”.