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L'avvocato di Michele Bravi: "Sta molto male, basta fake news"

L'avvocato di Michele Bravi, sta male

"Una cosa del genere segna moltissimo. Ma segna anche leggere che molti ti considerano già il responsabile di questo dramma".

La vita di Michele Bravi è cambiata per sempre nel novembre 2018, quando è rimasto coinvolto in un incidente in cui ha perso la vita una motociclista di 58 anni. Da allora il giovane cantante si è chiuso in un silenzio impenetrabile, rotto solo da sporadiche apparizioni sui social. A parlare è stato invece il suo avvocato, il penalista Manuel Gabrielli. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il legale ha voluto fare chiarezza su quanto accaduto, per difendere il proprio cliente non solo in aula ma anche da un sommario processo mediatico.

L’avvocato: “Chiederemo l’archiviazione”

“Per prima cosa bisogna ricordarsi che si sta parlando di una tragedia, inutile girarci intorno”, esordisce Gabrielli. “Una tragedia che ha colpito la vittima e la sua famiglia così come Michele. Eppure in questi mesi ho letto attacchi immotivati a lui, fatti senza una conoscenza degli atti”. Solo pochi giorni prima, al cantante è stato notificato da parte della Procura “il termine delle indagini. Non c’è quindi nessun processo in atto. Ora c’è un termine per depositare la nostra memoria, l’intenzione è chiedere l’archiviazione. I media parlano di presunti patteggiamenti, ma è falso“. Così come false sono molte ricostruzioni dell’incidente circolare sul web: “Michele non stava facendo un’inversione a U né una manovra vietata, ma una svolta a sinistra per entrare in un passo carraio. Un fatto confrontato dalla Procura. Secondo, la moto veniva da dietro e ne stiamo analizzando la velocità”. L’avvocato ha poi sottolineato che il suo cliente si è sottoposto volontariamente a tutti gli esami tossicologici, risultati negativi.

“Sta molto male”

La notorietà del suo cliente “rende tutto più difficile, proprio per l’attenzione dei media che diventa un carico in mesi già non semplici. Michele Bravi sta molto male e il suo silenzio è proprio per rispettare le persone coinvolte. Una cosa del genere segna moltissimo. Ma segna anche leggere che molti ti considerano già il responsabile di questo dramma”.