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Caterina Balivo porta il figlio dal dottore: ecco cosa è successo

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Dopo "Vieni da me", Caterina Balivo ha dovuto portare il figlio dal medico: ecco per quale motivo

Dopo aver lasciato Detto Fatto al timone di Bianca Guaccero, Caterina Balivo sta conducendo con un certo successo Vieni da me su Rai Uno. Seppur con qualche fatica iniziale per via della concorrenza con Uomini e Donne, oggi il programma ha comunque trovato un suo seguito, anche grazie alla spontaneità della conduttrice partenopea. Per tale motivo i vertici di Viale Mazzini hanno deciso di rinnovarle il contratto, riconfermando dunque la trasmissione anche per la prossima stagione 2019-2020. A proposito della Balivo, poche ore fa la bella mora ha avuto una giornata parecchio impegnativa, come da lei stessa attestato sui social. Dopo la diretta è infatti dovuto tornare a casa di corsa per portare il figlio Guido Alberto Brera dal dottore. Come mai?

Caterina Balivo, mamma premurosa

Oltre a essere una brava professionista, Caterina Balivo è anche una mamma parecchio premurosa. Ogni giorno, immediatamente dopo la puntata di Vieni da me, si reca infatti all’asilo per prendere sua figlia e poi va subito a casa per stare anche con Alberto. Nonostante il live di Rai Uno le lasci poco tempo libero a disposizione, la bella napoletana cerca in ogni modo di passare più ore possibili con la sua famiglia. A volte, però, succedono anche degli inconvenienti, come quello occorso nelle scorse ore. Caterina si è infatti vista costretta a portare il primogenito Guido Alberto dal medico.

Caterina Balivo ha dunque mostrato a tutti i suoi follower il coraggioso del suo primogenito. Tramite una Storia di Instagram, la conduttrice ha infatti postato un video dove si vede Alberto sdraiato sul lettino del dentista. Ovviamente la Balivo ha ripreso il figlio di spalle, senza dunque mostrarne il volto. Non è questa, del resto, la prima volta in cui Caterina coinvolge i suoi piccoli sui social. Tutte le volte, però, sta bene attenta a mantenerne la privacy, perché si tratta pur sempre di minorenni.