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Marco Carta: "Grazie al mio fidanzato sono una persona più risoluta"

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In un'intervista al settimanale Spy il cantante è tornato ai giorni dell'arresto, raccontando di come il compagno Sirio lo abbia sempre sostenuto.

A quasi un mese dalla vicenda, Marco Carta torna a parlare del furto di magliette di cui si è reso protagonista lo scorso 31 maggio presso il grande magazzino La Rinascente. Lo fa all’interno del suo nuovo libro Libero di amare, in cui il vincitore del Festival di Sanremo racconta in un capitolo i momenti dell’arresto. Intervistato dal settimanale Spy, Carta ha inoltre rivelato di star superando questo momento difficile anche grazie al sostegno del suo compagno Sirio.

Il supporto del compagno

Alle domande circa il rapporto col suo fidanzato, Marco Carta afferma di essere profondamente cambiato dall’inizio della loro storia: “Il mio fidanzato è un po’ critico, ma quando ho un dubbio è la prima persona a cui faccio riferimento. Non solo perché è il mio fidanzato ma perché mi dice davvero le cose come stanno. Mi ha dato un metro di giudizio equilibrato. Grazie a lui sono una persona più risoluta. Invidio il suo equilibrio perché io nella vita, ma non nella musica, sono improvvisato, uno che organizza tutto all’ultimo secondo!”.

Le critiche sui social network

Parlando della reazione avuta dagli utenti social in merito al suo arresto, il cantante confessa di essere stato particolarmente ferito da alcuni commenti e giudizi: “Bisognerebbe dare un patentino a chi scrive sui social, bisognerebbe passare un esame, perché non è possibile che si possano scrivere cose indicibili, come bestemmie e insulti pesanti in modo leggero. Ho una bella corazza, però sono un essere umano e ho le mie fragilità. Ero spezzato e ora mi sto ricongiungendo. Sono tranquillo per quello che accadrà a settembre, anzi non vedo l’ora che arrivi, ma so già che le belle notizie avranno meno eco, come quando c’è stato il comunicato da parte del giudice”.

Interrogato qualche giorno fa dalla trasmissione Un Giorno da Pecora in merito al processo che si terrà a settembre, l’ex concorrente di Amici ha infatti affermato di sentirsi sereno: “Ora certamente si, mentre non lo sono stato quando sono arrivate tutte quelle critiche. Sono assolutamente estraneo ai fatti. Non mi ci vedrei proprio in quella veste”.