> > Dopo 88 puntate e 651mila euro Nicolò Scalfi saluta Caduta Libera

Dopo 88 puntate e 651mila euro Nicolò Scalfi saluta Caduta Libera

caduta-libera

Dopo tre mesi trascorsi davanti alle telecamere, il "campioncino" di Sarezzo in provincia di Brescia è caduto su una domanda di arte contemporanea.

Alla fine Nicolò Scalfi non c’è l’ha fatta. Il campioncino – così chiamato per la sua giovane età – del game show di Canale 5 Caduta Libera è stato eliminato nella puntata andata in onda sabato 6 luglio. Scalfì, ha terminato la sua corsa dopo aver partecipato a ben 88 puntate in tre mesi e ad aver vinto 651mila euro. Al momento si tratta del campione Caduta Libera che ha vinto di più nella storia del programma.

La domanda sul coniglietto

All’88esima puntata, il ventenne di Sarezzo – in provincia di Brescia – è caduto su una domanda di attualità, non sapendo cosa raffigurava l’opera d’arte più costosa realizzata da un artista vivente [il coniglietto di Jeff Koons ndr].

A quel punto il ragazzo, prima di salutare il pubblico e cedere il titolo di campione al suo sfidante, ha voluto ringraziare personalmente tutti, commuovendosi: “È un pianto di gioia, è stato bellissimo, ringrazio la produzione, tutti, ma te in particolare. Non posso che essere grato a tutti voi. Complimenti a tutti gli sfidanti e in particolare a Francesco”.

Studente di Design industriale al Politecnico di Milano, Scalfi ha saputo conquistare i telespettatori polarizzando il pubblico che lo seguiva da casa. Se infatti molti seguivano con entusiasmo l’avventura televisiva di questo ragazzo così giovane, altri invece si lamentavano delle domande troppo semplici che gli venivano fatte.

Le parole di Gerry Scotti

Anche il presentatore di Caduta Libera, Gerry Scotti, non ha saputo trattenere le lacrime in un momento così emozionante. Scotti ha infatti dichiarato: “Sono emozionato anch’io come spesso accade, è un momento che non avrei mai voluto celebrare, ma è la regola: “The show must go on”. Rivedremo Nicolò nei nostri tornei. L’ho avuto qua per tre mesi, come un figlio, è dura anche per me. Ne ho visti tanti di campioni, ma questo ragazzo di 20 anni è uno dei più grandi che io abbia mai conosciuto nella mia carriera di presentatore”.