> > Ezio Bosso a Bari: ''Non chiedetemi più di suonare''

Ezio Bosso a Bari: ''Non chiedetemi più di suonare''

ezio bosso bari

Il compositore torinese Ezio Bosso aveva rivelato con grande sofferenza: ''Non chiedetemi più di suonare, non posso farlo''.

L’artista e direttore d’orchestra Ezio Bosso, ospite della Fiera del Levante a Bari nel settembre 2019, aveva svelato, non senza sofferenza: ”Non posso più suonare, smettete di chiedermelo”. Una richiesta sofferta che nasconde una verità drammatica.

”Quando non potrò più dirigere smetterò”

”Se mi volete bene, smettete di chiedermi di mettermi al pianoforte e suonare. Non sapete la sofferenza che mi provoca questo, perché non posso, ho due dita che non rispondono più bene e non posso dare alla musica abbastanza. E quando saprò di non riuscire più a gestire un’orchestra, smetterò anche di dirigere“.

Si racconta così il musicista e direttore d’orchestra Ezio Bosso, dopo aver incontrato il caloroso pubblico pugliese alla Fiera del Levante di Bari. Circondato dalle bellezze di questa terra Bosso è stato accolto nel padiglione della regione Puglia dal governatore Michele Emiliano. Il pianista e compositore torinese, morto il 15 maggio 2020 all’età di 48 anni, soffriva dal 2011 di una grave malattia degenerativa.

La scoperta della malattia non gli ha però impedito di dedicarsi anima e cuore alla sua passione, la musica, e di incantare il pubblico, come in occasione del Festival di Sanremo del 2016 e, un anno dopo, con il ritorno alla direzione di un’orchestra con “The Venice Concert”. “Musicista non lo si diventa solo per talento, a un certo punto, soprattutto chi ce l’ha il talento, lo deve dimenticare e fare spazio al lavoro quotidiano, alla disciplina“. La malattia, che lo ha colpito nel fisico, non lo ha di certo allontanato dalla sua ragione di vita e anzi gli ha fornito un’occasione in più per spingersi oltre anche se oggi si dice pronto ad un eventuale addio alle scene. Ha poi aggiunto: “La disabilità è negli occhi di chi guarda, perché il talento è talento e le persone sono persone, con le ruote o senza e con la pazienza a tutte le età si può imparare, perché se uno dedica del tempo alle cose, vengono”.