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Lady Diana morte, Le Van Thanh: "Ho causato io l'incidente"

lady diana

Nuove confessioni riportano a galla il giallo sulla morte di Lady Diana. Parla l'uomo che speronò l'auto: "Sono stato io!"

Svolta nella morte di Lady Diana, dopo le numerose dichiarazioni raccolte negli anni dalle autorità, a parlare questa volta colui che provocò l’incidente in cui persero la vita Lady D ed il compagno Dodi Al-Fayed. Come riporta il magazine Oggi, diretto da Umberto Brindani, nuove testimonianze tornano a gettare luce sul misterioso caso della morte della Lady più amata d’Inghilterra. A più di 20 anni dalla scomparsa della madre dei piccoli William e Henry, arriva la confessione ufficiosa del coinvolgimento di un uomo.

Lady Diana, ecco chi guidava la Uno bianca

All’epoca era un’autista di Taxi, ora invece fa il culturista e il suo nome è Le Van Thanh. In questi 22 anni che ci separano dall’incidente sotto il Tunnel dell’Alma, di lui si è parlato in relazione alla vettura su cui viaggiava: una Uno bianca che speronò la Mercedes prima del fatale incidente. Con tutta probabilità l’automobile dell’uomo si trovava nella corsia sbagliata, resta da chiarire per quale motivo si trovasse lì.

Le dichiarazioni di Le Van Thanh

A riportare a galla il mistero della morte di Lady D sono stati il giornalista Dylan Howard e l’ex poliziotto Colin McLaren. I due avrebbero intervistato l’ex tassista in occasione dell’uscita del libro “Diana: case solved”.

L’uomo ha ammesso di aver mentito dal 31 agosto del 1997 sino ad oggi e di trovarsi alla guida dell’auto. L’ex tassista sostiene inoltre che a convincerlo a non presentarsi alla convocazione a Londra fu la Polizia Francese: “Mi dissero: là hanno leggi diverse, non andare”. Ora però, l’ex tassista sarebbe disposto ad incontrare Scotland Yard: “So che vogliono ancora parlarmi, so che torneranno. Me lo hanno detto”.

Le Van Thanh chiarisce inoltre un particolare sul quale gli inquirenti si soffermarono. Il padre allora affermò di aver subito ridipinto l’auto del figlio da bianca in bianca e rossa, l’atteggiamento fu considerato sospetto. A tali accuse il culturista risponde solo ora: “La polizia francese sa il perché. Quando uno non ha soldi e danneggia una vecchia auto, cosa può fare”.

Toccato dalle numerose dichiarazioni di Le Van Thanh l’ex portavoce di Mohamed Al-Fayed, Michael Cole: “Queste nuove informazioni dovrebbero essere trasmesse subito alle autorità francesi e britanniche-ha spiegato l’uomo- altrimenti saranno insabbiate.