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Piero Angela ricoverato: le condizioni del divulgatore

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Paura per il noto divulgatore scientifico Piero Angela, vittima di un incidente domestico: la prognosi sarebbe di 30 giorni

Paura per Piero Angela, ricoverato in ospedale in seguito a un incidente domestico. Dopo una breve permanenza al Sant’Andrea di Roma, il divulgatore è stato dimesso e ha fatto ritorno alla sua abitazione insieme alla moglie. Il suo portavoce ha fatto sapere che il giornalista è in buone condizioni di salute e che ringrazia il pubblico “che con affetto mi segue e si preoccupa per me”.

Piero Angela ricoverato

Piero Angela ha riportato un problema ortopedico all’avambraccio a causa di un incidente domestico non grave ma che avrebbe potuto avere conseguenze ben più serie. L’episodio si è verificato tra il 1 e il 2 novembre, a pochi mesi dal ritorno del divulgatore sul piccolo schermo, in prima serata, in occasione dei 25 anni di SuperQuark.

Le condizioni del conduttore

Secondo quanto emerso, il popolare conduttore avrebbe riportato diverse contusioni con una prognosi prevista di 30 giorni. L’incidente risalirebbe all’1 o 2 novembre quando il divulgatore scientifico è stato ricoverato in ospedale a Roma per tutti gli accertamenti di rito. Sin dalle prime ore le sue condizioni non sono apparse gravi e il problema, è stato subito chiaro, era solo di natura ortopedica. Lo staff di Angela ha comunque diramato una nota stampa in cui ha rassicurato il pubblico circa le condizioni del conduttore parlando di una contusione alla spalla, al polso e all’avambraccio.

Chi è Piero Angela

Il nome di Piero Angela è sinonimo di divulgazione scientifica e di cultura che esce dalle aule universitarie e dalle accademie per entrare nelle case di milioni di italiani attraverso lo schermo della televisione. Classe 1928, nato a Torino, vanta una lunga carriera in campo giornalistico e scientifico, ma coltiva anche una forte passione per la musica. Dopo l’esordio come giornalista Rai nel 1952, ha lavorato come cronista per il Giornale Radio della televisione pubblica. Dopo due anni, ha abbandonato il mezzo radiofonico per passare al piccolo schermo: dal 1955 al 1968 ha lavorato come corrispondente da Parigi e Bruxelles e nel 1976 è stato scelto come primo conduttore del Tg2. Alla fine degli anni Ottanta ha contribuito a fondare il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale.

Presso il grande pubblico è conosciuto soprattutto per la sua attività di divulgatore scientifico. Il format di Quark (anche nelle sue varianti SuperQuark e Il mondo di Quark) non sente il peso degli anni e anche la venticinquesima edizione si è conclusa con alti ascolti, grazie alla capacità del conduttore di guidare i telespettatori alla scoperta della complessità del mondo.