> > Intervista a Gianna Nannini: “Mi piacciono Salmo e Massimo Pericolo”

Intervista a Gianna Nannini: “Mi piacciono Salmo e Massimo Pericolo”

intervista a Gianna Nannini

Nell’intervista a Gianna Nannini, la cantante dal sound rock e dallo spirito libero racconta la sua America, duetto con Coez e il fascino per il rap

Meravigliosamente scatenata e uno spirito eternamente giovane: Gianna Nannini è il volto femminile del rock per eccellenza. È volata oltreoceano, a Nashville, in Tennesse, per scrivere il suo diciannovesimo disco di inediti e dare inizio a un nuovo capitolo della storia della musica italiana. Ha raggiunto la patria del country e delle grandi produzioni artistiche, facendo diventare suoi gli studi di registrazione in cui un tempo cantavano star come Bob Dylan, Elvis Presley, Paul McCartney o, più recentemente, Jack White e Kings of Leon. A due anni di distanza da “Amore gigante”, che la cantautrice rock ha portato sui palchi d’Italia e d’Europa con “Fenomenale – il tour”, esce il nuovo album “La differenza”. Nell’intervista a Gianna Nannini, la straordinaria artista senese ha ripercorso la sua ascesa musicale, svelando le sue ultimissime novità.

Dal suo primo grande successo, “California”, contenente il singolo “America” (1979), a brani indimenticabili come “Fotoromanza” (1984), che si era aggiudicato le prime posizioni anche in Germania, Austria e Svizzera e che aveva vinto il Festivalbar, fino a “Bello e impossibile”, del 1986, rimasto nella classifica dei singoli italiani per ben sei mesi. La Nannini ha venduto milioni di dischi, ha ottenuto innumerevoli dischi di platino e conquistato i palchi di tutta Europa, vantando sia in Italia sia all’estero numerosi sold out. È energia allo stato puro, un mix di sana adrenalina e folle genuinità, si caratterizza per la sua esuberante presenza scenica e per il suo modo di fare sempre molto diretto.

Intervista a Gianna Nannini: il nuovo album

Look da rockettara, capelli sapientemente spettinati, elegante mix di selvaggia raffinatezza e un pizzico di sportività, in un outfit che abbina camicia rossa e giacca in pelle nera con frange e stivaletti counrty. Così, dopo l’ascolto dei suoi inediti, Gianna Nannini è intervenuta per rivivere alcuni tra i suoi più bei ricordi. Non perde il suo carattere determinato e grintoso, la sua solarità e quella costante voglia di fare. Trapela il suo spirito rock ‘n’roll e la sete di libertà.

intervista a Gianna Nannini

Una conferenza stampa iniziata con il sorriso e con un interrogativo ai giornalisti: “Vi è piaciuto l’album?”, domanda Gianna Nannini. La stampa non ha dubbi e lei ironizza “Anch’io lo comprerei”. Ci racconta che “La differenza”, disco di inediti in uscita venerdì 15 novembre, nasce un anno fa. Un disco in controtendenza, com’è tipico dell’animo della cantautrice rock per antonomasia. Un disco che “va oltre le barriere”, che parla di un amore conflittuale senza mai cadere nello sdolcinato.

intervista a Gianna Nannini

Su muri, divisioni e barriere, la Nannini ha aggiunto: “Dopo i muri di Berlino ci sono dei muri mentali che voglio abbattere. Ormai è difficile persino la convivenza fra vicini di casa. Se vieni da un paese diverso e hai una cultura diversa si creano conflitti. Il mio messaggio è eliminare pregiudizi ed etichette. Avere una mobilità ridotta o un certo tipo di sessualità è una differenza, non si tratta di etichette. Da noi l’educazione nelle scuole è sbagliata ed è lì che va corretta. Anziché colpevolizzare opinioni diverse, bisognerebbe accettarle. Il mio disco parla anche di questo. Al primo posto c’è l’emozione”.

intervista a Gianna Nannini

L’America della Nannini e la passione per il rap

“Difficile lavorare con una bambina che ti disturba in continuazione domandandoti quando smetti di cantare”, confida con simpatia. “Ho trovato un posto magico, una stanza tutta per me come diceva Virgina Woolf. Tutte le canzoni sono nate nel mio studio vicino a Gloucester Road, che ho chiamato MYFACEStudio. Mi ha consentito un’intimità assoluta e una concentrazione totale dedita alla scrittura”, ha spiegato.

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“Avevo questo bisogno. Sono partita al buio e ho seguito l’istinto”, il quale l’ha portata fino a Nashville, dove il rock e il country ancora risuonano nelle strade e nei club di sera. Con il suo stile diretto, mai stucchevole e sempre solare, la Nannini ha rivelato: “In America la mia è la voce che mancava, ne sono rimasti affascinati”.

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Le abbiamo domandato qual è l’America che racconta nel suo nuovo album, a 40 anni di distanza da “America”, una delle sue canzoni di maggior successo. “40 anni fa sono diventata famosa in Germania”, con il vibratore sulla copertina del suo “California”. A tal proposito ai nostri microfoni racconta sorridendo: “I catalani lo chiamano “consolatore”, una definizione spettacolare”. “America è una canzone ancora attuale. Ma dopo 20 anni di percorso europeo avevo voglia di fare un’altra cosa, avevo esaurito il discorso”.

E quali sono gli artisti italiani più giovani e lontani dai suoi sound con cui le piacerebbe duettare? La sua risposta non lascia spazio a dubbi e ripensamenti: “Mi piacciono moltissimo Salmo e Massimo Pericolo: è bello unire melodie diverse. Mi piace il nuovo mondo del rap”. “Motivo”, terza traccia del suo ultimo disco, è frutto di una collaborazione con Coez, sul quale ha dichiarato: “Ho sentito uno dei suoi più grandi successi “Amami o faccio un casino”. Mi è piaciuto, così l’ho chiamato e gli ho fatto sentire questo pezzo. Abbiamo lavorato molto insieme ed è stato un bel duetto”.

La carriera e i prossimi impegni

La lunga gavetta a bordo della sua Lancia regalata dal papà pasticcere, la difficoltà di ambientarsi e mantenersi in una città tutta nuova come Milano, dove si faceva rubare l’autoradio “per incassare i soldi dell’assicurazione”. Non sono mancati i drammi adolescenziali di una ragazza come tante altre. Un seno poco sviluppato, il naso che, a sua detta, è “troppo lungo”. “Non mi piacevo, mi vedevo brutta. Un canone estetico che non collimava con quello in voga. L’adolescenza è un’età terribile”, aveva confidato. Poi i molti provini, fino ai complimenti di Mike Bongiorno: “Questa ragazza ha qualcosa”. Dalle difficoltà iniziali fino al pianto di Mara Maionchi, che ha scoperto la Nannini e le ha permesso di ottenere i primi grandi successi.

intervista a Gianna Nannini

Il 30 maggio 2020 torna nella sua toscana. Nell’intervista a Gianna Nannini, la cantante non nasconde la sua felicità di salire sul palco dell’Artemio Franchi. Sempre a maggio, inoltre, sarà impegnata in un tour europeo: Londra, Parigi, Bruxelles, Lussemburgo, fino alle 4 date in Germania (a cui si aggiungeranno le 6 di ottobre) e le 2 date in Svizzera.