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Intervista a Cecilia Quadrenni: "Essere sé stessi senza compromessi"

Intervista Cecilia Quadrenni

Nell’intervista a Cecilia Quadrenni, la cantante ha parlato del nuovo singolo e confida: “Mi lascio influenzare molto dal mio mondo interiore”

Un inno a essere sé stessi, a ritagliarsi del tempo e mostrarsi per quello che si è davvero, al di là dei giudizi altrui e delle troppe sovrastrutture da cui ci lasciamo condizionare ogni giorno. “Esco nuda” è il nuovo singolo della cantautrice toscana Cecilia Quadrenni. Traendo ispirazione da un sogno, il brano si fa portavoce di un significato ancora più profondo: mostrarsi senza maschere né finzioni, senza ricercare a tutti i costi l’accettazione degli altri: tutti desideriamo essere amati e apprezzati per quello che siamo davvero. Nell’intervista a Cecilia Quadrenni, la cantante ha parlato delle sue passioni e ripercorso i momenti più significativi della sua carriera, fino al successo in Francia e in Senegal. Ha descritto il suo ultimo progetto, quel messaggio di speranza e incoraggiamento indirizzato all’universo femminile e non solo, e l’emozione di incontrare il pubblico. Cecilia, infatti, si dedica ora al live tour.

Sulla sua musica ci ha confidato: “Mi lascio influenzare molto dal mio mondo interiore”. E ancora: “Non scrivo molte canzoni legati ai problemi di coppia, quelli tipici della quotidianità. Ecco perché non mi sento una cantautrice che mette in musica le cose che si sentono più spesso. Sono le sensazioni che mi ispirano”. Quindi, sulla base del suo percorso, ha aggiunto: “Amo molto il tema del viaggio, l’incontro con altre culture. Mi emoziona molto di più cantare un brano che parla di come vivono i popoli in Africa rispetto all’interpretazione di un brano d’amore. Non è una regola, ma spesso la mia voglia di evadere fa sì che segua molto di più le mie emozioni e i sogni che faccio”, come nel caso del suo ultimo brano, “Esco nuda”.

Non nasconde neppure la sua passione per Pino Mango, sul quale “mi sono basata molto a livello vocale” e con il quale Cecilia ha una grande affinità artistica. “Nei miei live gli farò un piccolo omaggio con rivisitazioni di alcuni dei suoi brani più famosi”. Quindi, sul cantautore lucano prematuramente scomparso, confida: “Se lo merita, purtroppo è un artista al quale è stato dedicato poco spazio”.

Intervista a Cecilia Quadrenni, la carriera

Nell’intervista a Cecilia Quadrenni, la cantautrice ci racconta com’è nata la sua passione per la musica e quali sono stati i suoi primi passi nel panorama musicale. A tal proposito, ha dichiarato ai nostri microfoni: “Mi sono avvicinata alla musica come d’istinto e quando ho capito che la musica richiedeva impegno ho iniziato a vivere nella musica e nell’arte. Tutti i miei hobby confluivano nella musica, che è diventata parte integrante della mia vita. Ho iniziato come interprete, ma poi ho sentito l’esigenza di scrivere qualcosa di mio”. Quindi ha spiegato: “Sono partita con una cover di brani reinterpretati in chiave molto personale. La mia mamma e la mia nonna hanno vissuto molto in Francia, è una terra e una lingua a cui anch’io sono legata”. Ed ed proprio in Francia che Cecilia ha “conosciuto un giornalista, che aveva lavorato in Senegal e che mi chiese se avessi una musica sulla quale avrebbe potuto scrivere un testo che permettesse a tutti gli europei di far conoscere il Senegal dal punto di vista dei sentimenti”.

Un progetto interessante per far conoscere da un’altra prospettiva un Paese e il suo stile di vita. Il prodotto è risultato vincente. Nell’intervista a Cecilia Quadrenni, la cantante ci ha spiegato che “è piaciuto molto alla televisione senegalese. Da una cosa nata un po’ per caso si è ottenuto un grande riscontro”. Quindi confida: “È stata per me una grande soddisfazione”.

L’essere cantautrice

Dalle cover, cucite addosso e rese il più personali possibili, a cantautrice: quanto è stato difficile intraprendere questo nuovo percorso?

A tal proposito, la cantante ha detto: “Le mie cover sono nate un po’ per coincidenza. Non era il mio scopo primario. Avendo fatto un tour nei locali di Londra e avendo a che fare con un pubblico per natura più variegato, necessitavo di brani più internazionali. Li abbiamo fatti solo in versione acustica e ho ottenuto da subito una grande attenzione da parte del pubblico. Ho così deciso di farle uscire dando un titolo un po’ ironico, “Molto personale”. Il riscontro è stato forte, sia in radio sia in tv, dove sono stata chiamata a Rai1, a “Uno Mattina”. Il progetto è partito perché ho visto che piaceva al pubblico, ma non puoi andare avanti facendo solo dei rifacimenti”. Quindi aggiunge: “È arrivato il momento di far vedere quella che sono. “Esco nuda” è un titolo esaustivo: cantando in italiano e non più in inglese o francese, mi metto a nudo”.

Sul suo essere anche una cantautrice ha detto: “Amo molto l’elettronica, sono una cantautrice dalla voce più eterea. Non sono una cantastorie che vuole mandare dei messaggi precisi”.

Intervista Cecilia Quadrenni

“Esco nuda”, il nuovo singolo

“Esco nuda” è un brano che “rimanda a un universo onirico, un sogno ricorrente dove la nudità rappresenta il bisogno di mostrare la propria essenza. Ho immaginato che nella confusione di una stanza, tra desideri, veli e la paura di essere fuori posto, emerga il coraggio di essere sé stessi. Perché la vita è un’avventura che vale la pena affrontare senza compromessi”, ha spiegato Cecilia.

Sul suo progetto ha aggiunto: “Parte da un mio incubo, quello di ritrovarmi nuda. Vorrei far riflettere sull’esigenza di mostrarsi per quello che si è davvero, nella maniera più naturale possibile, senza lasciarsi condizionare dalle molte sovrastrutture. Viviamo in un’epoca in cui i social network ci hanno preso la mano: basta una foto o un piccolo scorcio per esaltare la realtà. Proponiamo una quotidianità perfetta, ma quando torniamo alla nostra vita vera ci accorgiamo che non siamo perfetti e neppure la nostra vita lo è. Non c’è bisogno di fingere: ognuno di noi è così com’è”.

Ascoltando le melodie e rileggendo il testo dal significato profondo, “Esco nuda” ci appare molto vicino all’universo femminile, con tutte le sue sfumature e i suoi risvolti così attuali. A tal proposito, sollecitata dal nostro spunto, Cecilia ci dice: “Mi ci hanno fatto pensare gli altri. Effettivamente c’è una relazione. La donna ha bisogno di essere sé stessa, indipendentemente dallo schema obsoleto ma ancora vivo della donna casalinga o madre. Una donna dovrebbe sempre essere rispettata nella sua spontaneità e nel suo essere, sebbene spesso questo non si verifichi”.

Intervista Cecilia Quadrenni

Come mostrarsi per quello che si è davvero

Ma quanto è difficile mostrarsi per quello che si è davvero al di là delle tante sovrastrutture, sfidando senza paura i giudizi e gli sguardi del mondo esterno?

Nel corso dell’intervista a Cecilia Quadrenni le abbiamo chiesto quali, a suo avviso, sono le paure che più ci spingono a non mostrarci per quello che siamo davvero e quale potrebbe essere la soluzione. La cantante toscana ammette: “La soluzione non l’ho trovata neanch’io. Provare a essere sé stessi è l’ambizione maggiore per ciascuno di noi, ma è anche la più difficile. Riuscirci fino in fondo è pressoché impossibile. Pirandello lo ha sempre sostenuto: le maschere sono la nostra caratteristica”. Quindi ha giustamente aggiunto: “Ora l’ansia di non restare soli e la forte volontà di essere accettati ci portano a fare tutto quello che fanno gli altri. Solo così si pensa di poter far parte di un gruppo”.

Ma precisa: “La vera magia di ciascuno, al contrario, è la sua differenza e la sua unicità”. Il messaggio di Cecilia, pieno di incoraggiamento e determinazione, è chiaro: “Non bisogna necessariamente riuscirci, ma almeno provarci”, piuttosto che lasciarsi assoggettare e condizionare dal desiderio di omologazione e dalla necessità di apparire come sono tutti.

Le difficoltà di essere donna

Sulla base della sua esperienza personale, ho domandato a Cecilia quanto oggi per una donna possa essere difficile fare carriera e farsi strada nel mondo del lavoro. La cantante rivendica la centralità della figura della donna, in un periodo in cui tanto si fa appello all’esigenza di emancipazione dell’universo femminile, e ci dice: “Siamo in una società contraddistinta da una grossa ipocrisia. Si parla tanto di parità, la si acclama continuamente eppure non esiste ancora. Anche il linguaggio italiano è maschilista. Non voglio mettere uomo e donna l’uno contro l’altro. Vorrei integrazione tra i due mondi alla ricerca di una società più equilibrata”.

Poi la spiacevole diagnosi: “Non vi è ancora parità tra uomo e donna. Basta pensare che se una donna va in giro e racconta un po’ le sue storie, vantandosi dei suoi amanti, è in serio pericolo. La classica frase “se la sta cercando” è sulla bocca di tutti. Al contrario, a un uomo è tutto concesso. La strada è ancora lunga”. Ma ribadisce: “Io non vorrei una guerra fra i sessi. Le conseguenze sarebbero terribili”.

Intervista Cecilia Quadrenni

La laurea in psicologia e i sogni nel cassetto

Studia violino, mimo e recitazione. Dopo il liceo classico, consegue la laurea in Psicologia, approfondendo in particolare l’utilizzo dell’arte come terapia per disturbi psicologici ed emotivi.

Ma quanto la musica può essere terapeutica? In risposta alla nostra domanda, nell’intervista a Cecilia Quadrenni, la cantante toscana fa sapere: “Mi ero accorta che la musica parla al cuore più di tante congetture. Quando ci sono determinate problematiche e momenti di depressione, esistono certe musiche che sanno dare energia e aiutano a superare il problema. Al contrario, a volte, molte parole e mille considerazioni possono peggiorare una situazione”.

Quindi ha aggiunto: “La voce è un prolungamento delle proprie problematiche. La voce parla di noi”. Poi, fa notare giustamente, “non è un caso che, se abbiamo un problema di depressione, la nostra voce sia più bassa”. E ancora: “Facendo musica ti puoi aiutare”.

Cecilia non nasconde i suoi progetti futuri: “A marzo partirà il tour con musicisti nuovi. Ci sarà anche un nuovo inedito e un album”. Il sogno nel cassetto è “continuare a fare musica, magari anche più di quanto sto facendo adesso. Mi piacerebbe anche fare più date live, che sono la cosa più bella ed emozionante che si possa fare con la musica”.