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Vito Molaro, morto il giovane attore affetto da fibrosi cistica

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Vito Molaro era un artista nato a Tufino, ma negli ultimi anni aveva vissuto a Nola, in provincia di Napoli: è morto la notte di Capodanno.

La città di Napoli è in lutto per la morte di un giovane artista affetto da fibrosi cistica. Vito Molaro si è spento nella notte di Capodanno dopo aver trascorso alcuni gironi in terapia intensiva. La recitazione è sempre stata la vera cura per Vito, che da anni lottava contro questa tremenda malattia. Nella notte di San Silvestro, purtroppo, una crisi respiratoria si è rivelata fatale e l’artista non è riuscito a superarla. Poco prima di morire, però, Vito aveva scritto un augurio su Facebook e aveva ricevuto moltissimi commenti: “Il leone è ferito ma non è morto. Auguri a tutti di un buon 2020. Si ha sempre una ragione per rialzarsi, sempre“.

Vito Molaro: morto il giovane attore

Vito Molaro era un giovanissimo artista nato a Tufino, ma negli ultimi anni aveva vissuto a Nola, in provincia di Napoli. Il ragazzo ha partecipato a molti video clip, ma anche a Un posto al sole e Troppo Napoletano. La recitazione, infatti, era per lui una vera e propria terapia. Poteva decollare e raggiungere altissimi livelli, ma una crisi respiratoria lo ha portato al decesso nella notte di Capodanno. Pochi giorni prima di aggravarsi, però, Vito aveva scritto un messaggio sui social.

Vorrei raccontare la mia passione iniziata nel teatro amatoriale della Associazione Mela per poi finire in qualche cinema. Ho partecipato anche alle riprese dell’videoclip di Pasquale Palma ex di “Made in Sud” dal titolo “Tutto Apposto”. Non smetterò mai di ringraziare la soap opera di Rai3 “Un posto al Sole”, “Troppo Napoletano”, “San Valentino Stories”, “Il Mio Uomo Perfetto” di Nancy Coppola e Francesco Testi. Nel 2015 sono stato chiamato a Storie Vere su RAI1 come Testimonial di una patologia molto diffusa tra i giovani e bambini (la fibrosi cistica ndr)”. “Mi auguro di percorrere ancora per molto questa salita dell’attore che mi ispira molto – scriveva ancora l’artista -, anche se dietro c’è un gran e duro lavoro, ma il consiglio che do ai giovani che come me sognavo di fare questo lavoro di non smettere mai di sognare e provarci, sempre“.