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Michelle Obama ospite a Sanremo: l'idea di Rula Jebreal

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La neo co-conduttrice del Festival di Sanremo Rula Jebreal avrebbe chiesto la presenza di Michelle Obama come super ospite sul palco dell'Ariston.

Continuano le indiscrezioni sui possibili super ospiti della prossima edizione del Festival di Sanremo, tra cui potrebbe esserci nientemeno che l’ex first lady degli Stati Uniti Michelle Obama, nome fortemente voluto dalla co-conduttrice Rula Jebreal, da pochi giorni scelta per affiancare Amadeus durante la kermesse canora. La proposta di invitare Michelle Obama si sarebbe però subito scontrata con l’indignazione del popolo del web, contrario ad un ospite così strettamente “politico”.

Michelle Obama ospite a Sanremo?

La Jebreal vorrebbe invitare Michelle Obama su palco dell’Ariston al fine di discutere di un tema di scottante attualità: quello della violenza sulle donne. Lo scorso anno la giornalista palestinese, la cui madre morì suicida dopo uno stupro, venne infatti invitata dal Presidente francese Emmanuel Macron a partecipare ad un consiglio composto da trenta donne al fine di fornire consulenza ai paesi del G7 in merito alla legislazione anti-violenza.

La passata esperienza della Jebreal sul tema avrebbe quindi convinto i vertici di viale Mazzini ad avallare la proposta di invitare l’ex first lady statunitense, da sempre in prima fila nella lotta per i diritti delle donne nel mondo.

L’eventuale sostituta in caso di rifiuto

La presenza di Michelle Obama a Sanremo non è però al momento da dare per scontata e per questo la Jebreal sarebbe pronta ad una sostituzione all’ultimo minuto con un ospite di pari caratura internazionale. Nel caso Michelle Obama dovesse rifiutare infatti, la giornalista sarebbe già pronta a proporre la conduttrice americana Oprah Winfrey, protagonista di un celebre discorso alla cerimonia del Golden Globes 2018.

Malgrado le proteste degli utenti web, la Jebreal ha comunque già chiarito che metà del suo cachet sarà devoluta all’associazione della giovane Nadia Murad, premio Nobel per la Pace nel 2018 per il suo attivismo a difesa delle donne vittime di stupro.