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Achille Lauro, il brano "Me ne Frego": è un motto fascista?

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il brano "Me ne frego" di Achille Lauro tacciato di essere un motto fascista: le accuse rivolte al rapper romano sul nuovo pezzo di Sanremo

Se le polemiche sul nuovo film Tolo Tolo di Checco Zalone sembrano essersi in qualche modo sopite, ecco che ora il web è tornato a scagliarsi sullo stesso tema in ambito musicale. Anche Achille Lauro è difatti entrato nel mirino degli utenti social per via del suo brano sanremese. Secondo i più, la frase Me ne frego che dà titolo al pezzo del rapper romano sarebbe stato un motto utilizzato in passato da Benito Mussolini.

Achille Lauro: le polemiche

L’annuncio del brano è stato dato dal cantante nel corso della sua ospitata a I soliti ignoti di Amadeus. Insieme agli altri 23 Big annunciati durante la puntata speciale del 6 gennaio, anche Achille Lauro ha di fatto confermato la propria presenza sul palco dell’Ariston a partire dal 4 febbraio 2020. La partecipazione dell’artista alla kermesse canora era stata già anticipata nei giorni scorsi. Tuttavia solo qualche ora fa è stato precisato in diretta il titolo del suo nuovo pezzo sanremese. La polemica su Me ne frego nasce dunque da alcune dichiarazioni pubbliche rilasciate da Mussolini tra il 1904 e il 1927. Entrate nel vocabolario fascista del ventennio, le parole sono però diventate un modo di dire comune. Esse sono infatti usate anche dai più giovani, probabilmente addirittura ignari della relazione con i motti dell’epoca storica. Le critiche su Achille Lauro saranno dunque destinare a continuare, oppure svaniranno anch’esse in una bolla di sapone?