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Sanremo 2020, Viceversa di Francesco Gabbani: testo e significato

francesco gabbani

Francesco Gabbani torna al Festival di Sanremo 2020 con la canzone "Viceversa": il testo e il significato del brano.

Non è bastata la vittoria nella sezione Nuove Proposte e nemmeno il trionfo tra i Big: Francesco Gabbani torna al Festival di Sanremo 2020 con il brano Viceversa. Si tratta, infatti, della terza partecipazione alla kermesse di Rai 1: nel 2016 il cantante vinse cantando Amen, mentre nel 2017 fece impazzire il pubblico con Occidentali’s Karma. Poi la partecipazione agli Eurovision con la scimmia portata in Europa e nel 2019 un anno di pausa. In quest’ultimo, infatti, Gabbani si è preso il tempo per elaborare nuove proposte e per inaugurare una nuova stagione musicale che possa portare i successi avuti nel passato.

Francesco Gabbani, Viceversa

Francesco Gabbani torna dal 4 febbraio sul palco del Teatro Ariston per partecipare al Festival di Sanremo 2020: suo brano si intitola Viceversa. “Sono orgoglioso di tornare sul palco dell’Ariston con un brano che mostra la mia faccia più intimista ed emozionale – ha spiegato l’artista -. (Una faccia ndr.) che è sempre esistita, ma che probabilmente il pubblico del Festival di Sanremo ancora non ha avuto modo di cogliere”.

Viceversa – prosegue ancora Gabbani – suggerisce l’opportunità di aprire una finestra sulla consapevolezza che, in un mondo che punta tendenzialmente tutto sull’individualismo, il vero senso dell’amore, di qualsiasi natura sia, trova la sua vera dimensione nella condivisione, nel bisogno reciproco, nella solidarietà, nell’andata e nel ritorno”.

Il testo è stato scritto dallo stesso cantante in collaborazione con Pacifico. Il brano, inoltre, verrà inserito nel nuovo disco BMG Rights Management (Italy), annunciato dal cantante sui social.

Francesco Gabbani, Viceversa: il testo

di F. Gabbani – Pacifico – F. Gabbani
Ed. BMG Rights Management (Italy)/Edizioni Curci – Milano

Tu non lo dici ed io non lo vedo
L’amore è cieco o siamo noi di sbieco?
Un battibecco nato su un letto
Un diluvio universale
Un giudizio sotto il tetto
Up con un po’ di down
Silenzio rotto per un grande sound
Semplici eppure complessi
Libri aperti in equilibrio tra segreti e compromessi
Facili occasioni per difficili concetti
Anime purissime in sporchissimi difetti
Fragili combinazioni tra ragione ed emozioni
Solitudini e condivisioni
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
E detto questo che cosa ci resta
Dopo una vita al centro della festa?
Protagonisti e numero uno
Invidiabili da tutti e indispensabili a nessuno
Madre che dice del padre:
“Avrei voluto solo realizzare
Il mio ideale, una vita normale”
Ma l’amore di normale non ha neanche le parole
Parlano di pace e fanno la rivoluzione
Dittatori in testa e partigiani dentro al cuore
Non c’è soluzione che non sia l’accettazione
Di lasciarsi abbandonati all’emozione
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
È la paura dietro all’arroganza
È tutto l’universo chiuso in una stanza
È l’abbondanza dentro alla mancanza
Ti amo e basta!
È l’abitudine nella sorpresa
È una vittoria poco prima dell’arresa
È solamente tutto quello che ci manca e che cerchiamo per poterti dire che “ti amo!”
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa