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J-Ax: ecco perché ho chiuso con Fedez e gli Articolo 31

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J-ax svela come si sono chiusi i rapporti con Fedez e gli Articolo 31. E ora vuole fare il papà.

Nel salotto di Silvia Toffanin, ospite un grande della musica italiana: Alessandro Aleotti, noto ai più come J-Ax. Cantautore, rapper e produttore discografico, ha fatto alcune rivelazioni in merito alla rottura con il rapper Fedez e sulla band da lui fondata, gli Articolo 31. Come ha svelato nel corso di un’intervista a Verissimo, si tratta del passato.

J-Ax: ho chiuso con Fedez e gli Articolo 31

Ospite a Verissimo, J-Ax si è raccontato, tra vita privata e successi. Ma quello che ha più colpito il pubblico – e Silvia Toffanin – sono state le dichiarazioni riguardo al divorzio con gli Articolo 31, prima, e con Fedez, poi. “Le band si sciolgono perché ognuno ha qualcosa da ridire sull’altro. Però non ho voluto mai spiegare cosa è successo con gli Articolo 31, perché ognuno ha il suo punto di vista. Come quando finisce una storia d’amore. Ho preferito non parlare male di nessuno“. Poi si rivolge al compagno di canzoni di grandissimo successo, il rapper Fedez: “abbiamo fatto un pezzo della storia della musica italiana. Abbiamo fatto grandi cose”. Insomma, il come mai i due non sfornino più hit di successo rimane un mistero.

J-Ax e il rapporto col piccolo Nicolas

Il rapper italiano ha parlato con la Toffanin anche del rapporto col piccolo Nicolas, suo figlio, che sta per compiere 3 anni. “Non delego ad altri la possibilità di vivere questi momenti. – ha detto –Essere papà è l’unico privilegio che il successo non ti può dare. Solo la vita ti può la possibilità di essere presente nella vita di tuo figlio e di vivere questi momenti che non tornano più”. Così racconta di come, da super papà, fa il bagnato al piccolo, lo accompagna all’asilo e gli fa ascoltare i suoi dischi. “Gli ho fatto sentire tre brani tra cui Ostia Lido, continuava a chiedermi di sentire “che balla che balla”. Ho pensato che se piaceva a lui che aveva 2 anni sarebbe stata una canzone che avrebbe spaccato. E aveva ragione. Sarà il mio art director“.