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Sanremo 2020: protesta contro Junior Cally davanti alla Rai di Milano

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In concomitanza con l'inizio di Sanremo 2020 è stata organizzata una protesta davanti alla sede Rai di Milano contro la presenza di Junior Cally.

Inizia all’insegna della protesta questo Sanremo 2020, con un diverse associazioni a difesa dei diritti delle donne che nella serata del 4 febbraio si riuniranno davanti alla sede Rai di Milano in corso Sempione per un flash mob contro il cantante Junior Cally, accusato a più riprese di inneggiare alla violenza nei confronti del sesso femminile. L’evento avverrà in concomitanza con la messa in onda della prima puntata del Festival condotto per la prima volta da Amadeus, anch’esso sommerso da analoghe critiche nei giorni precedenti.

Sanremo: protesta contro Junior Cally

Con il titolo “Mai un passo indietro“, citando la controversa frase di Amadeus sulle donne capaci di stare sempre un passo indietro rispetto al loro uomo, la manifestazione ha avuto inizio alle ore 19:30 di fronte alla sede Rai di Milano ed è stata organizzata dalla designer e art director Laura Agnoletto. Al flash mob hanno in seguito aderito diverse associazioni che da anni si battono per la difesa delle donne come Lo sciopero delle donne e la Casa di accoglienza per le donne maltrattate di Milano.

Negli scorsi giorni, il cantante Junior Cally era finito al centro delle polemiche per i versi della sua canzone del 2017 dal titolo Strega, in cui è presente una presunta istigazione della violenza contro le donne. Lo stesso Junior Cally ha però difeso il tipo di linguaggio usato nel brano: “Questo linguaggio va capito. Non è un linguaggio sbagliato, la canzone stessa rappresenta uno spaccato di società che purtroppo esiste. Se leggiamo le prime quattro righe di quella canzone ci rendiamo conto che è proprio contro la violenza, io sono contro la violenza di ogni tipo”.

Le parole degli organizzatori


Nella pagina dedicata all’evento, la stessa Laura Agnoletto spiega i motivi della protesta organizzata contro le prese di posizione sessiste degli ultimi giorni: “Intendiamo manifestare la nostra disapprovazione e portare all’attenzione pubblica la gravità della situazione. La cultura sessista espressa dalle parole del presentatore Amadeus durante la conferenza stampa e i contenuti di alcune canzoni di Junior Cally che è stato invitato a partecipare al Festival , ledono la dignità delle donne e trasmettono una narrazione che è alla base della violenza verbale e anche fisica a cui troppo spesso assistiamo. Con questa protesta esprimiamo il nostro dissenso dalle scelte fatta dalla RAI”.