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L'importanza dell'equilibrio tra amore e lavoro

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Mantenere amore e lavoro in equilibrio è fondamentale per una vita serena. Lo spiega Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach qualificata in Italia.

Gli orari dilatati, gli impegni, lo stress e le preoccupazioni dell’ufficio possono avere un effetto negativo sulla vita di coppia. Addirittura, a volte possono portare alla rottura. Ma anche gli affetti possono influire sulla dimensione professionale. Per questo, è importante imparare a creare e mantenere un equilibrio tra amore e lavoro. Per capire in che modo riuscirci, ci siamo rivolti a Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach qualificata in Italia, che ci ha dato dei preziosi consigli su come gestire al meglio il (complesso) rapporto tra sfera privata e lavorativa.

Amore e lavoro: il (fondamentale) ruolo della comunicazione

Una reazione comune quando sul lavoro qualcosa non va o il carico emotivo diventa troppo pesante è quella di chiudersi in se stessi. Ma come spiega Marina Osnaghi, tenersi tutto dentro non aiuta a evitare che i problemi dell’ufficio entrino in casa. Anzi. Il silenzio stampa su capo e colleghi rischia di diventare il classico “elefante nella stanza” e creare una situazione di tensione. Il partner può percepire l’assenza di dialogo come una mancanza di fiducia, nella coppia possono nascere incomprensioni e si può innescare un meccanismo di risentimento.

Per questa ragione, la Master Certified Coach esorta a mantenere (sempre) aperto il canale della comunicazione relativa al lavoro. In altre parole, invita i partner a identificare un momento della giornata da dedicare alla condivisione delle rispettive esperienze in ufficio. Questo modo di agire serve a collocare la sfera professionale in una dimensione definita e riduce il rischio che i suoi eventuali problemi abbiano conseguenze negative sulla sfera privata. Inoltre, contribuisce a rafforzare il dialogo nella coppia e a consolidare il rapporto. Perché tale approccio funzioni, Marina Osnaghi sottolinea l’importanza che entrambi i partner si pongano in ascolto attivo, siano disponibili ad aiutare l’altro a esternare le proprie emozioni e i propri pensieri senza giudicarlo e abbiano un atteggiamento costruttivo.

Conciliare amore e lavoro: una questione di priorità (e organizzazione)

Come osserva Marina Osnaghi, si tende a parlare soprattutto di come il lavoro può avere effetto sulla vita di coppia. Ma anche l’amore può influenzare la sfera professionale. Per esempio, una relazione nuova o dei problemi in famiglia possono portare a essere distratti o aggressivi con i sottoposti e i colleghi, a non rispettare l’orario di ufficio, a fare assenze e in generale a essere poco performanti.

In entrambi i casi, per evitare che amore e lavoro finiscano con il sovrapporsi e avere effetti negativi l’uno sull’altro, la Master Certified Coach invita a stabilire delle priorità. Ovvero, suggerisce di fermarsi a riflettere su cosa è realmente importante e urgente per se stessi e la propria felicità. Capire cosa si vuole davvero nel breve e nel lungo periodo permette di organizzarsi e di agire in maniera efficace per raggiungere l’obiettivo (o gli obiettivi) e di contenere gli effetti negativi di eventuali imprevisti o incidenti di percorso.

Amore o lavoro? L’importanza di prendersi una pausa

La società moderna propone un modello di vita con il piede sull’acceleratore. Ma come spiega Marina Osnaghi, per mantenere l’equilibrio tra amore e lavoro bisogna sapere riconoscere quando è il momento di prendere una pausa. Affastellare impegni, avere il tempo contato ed essere sempre di corsa porta a vivere in maniera superficiale gli affetti e rende meno efficienti sotto il profilo professionale. Con le ripercussioni negative che è facile immaginare.

Per evitare di “andare a sbattere”, la Master Certified Coach invita a mettere dei paletti e a ritagliarsi ogni giorno un momento per se stessi, in cui ascoltare le proprie esigenze e prendersi cura di sé. Non è importante quello che si fa (o non si fa). Quello che conta è che sia qualcosa che si desidera e che fa stare bene. Il trucco per riuscirci? Segnare l’appuntamento (speciale) in agenda, proprio come tutti gli altri impegni…