> > Egreen e il nuovo album: "Grignani è un eroe, vorrei lavorare con lui"

Egreen e il nuovo album: "Grignani è un eroe, vorrei lavorare con lui"

Egreen nuovo album

Nell’intervista esclusiva a Egreen, il celebre rapper lombardo nato in Colombia ha raccontato il nuovo album: “Fine primo tempo”.

Dall’underground hip hop al rap puro e coinvolgente: si chiama Nicolas Fantini, ma si fa conoscere al grande pubblico con il nome di Egreen. Nato a Bogotà nel 1984, cresce a cavallo tra Usa, Sud America ed Europa, stabilendosi in Italia quando era solo un adolescente. E proprio nel nostro Paese, nei primi anni 2000, muove i suoi primi passi nel panorama della musica rap. Negli ultimi mesi ha stretto un contratto con una major e ha dato il via a un nuovo capitolo della sua vita. Egreen ai nostri microfoni ha parlato del nuovo album, “Fino primo tempo”, dei suoi progetti futuri e del suo amore per il rap.

Carattere forte, sofferenza, street knowledge. Egreen è un liveperformer che vanta centinaia di esibizioni tra Festival e live club di tutta Italia. 17 i dischi da lui pubblicati in 16 anni di attività.

Tra i cantanti italiani non nasconde le sue preferenze: “Vorrei collaborare con Gianluca Grignani: è il mio eroe, è l’ultima rock star italiana. Sono un grande fan di Grignani”. Poi l’invito: “Andiamo in studio a realizzare qualcosa con lui”.

Egreen, il nuovo album

Egreen ha raccontato “Fine primo tempo”, il nuovo album in uscita il 21 febbraio 2020, un disco che sancisce l’inizio la collaborazione tra il rapper lombardo e Sony Music. Dopo essere diventato un’istituzione della scena rap indipendente, Nicolas mette un punto alla sua “prima vita”, accantonando i precedenti lavori e dimostrando di avere la maturità per guardare con consapevolezza il suo percorso. Vuole allontanarsi dai cliché, mettendo in discussione le etichette che negli anni si è visto attribuire e rinnovando il proprio stile: per Egreen è questo l’inizio di un nuovo ciclo artistico. Un flow solido accompagna le 15 tracce del nuovo album, in cui si descrive la storia di un cambiamento, una svolta importante nella sua vita. Le tracce di “Fine primo tempo” fanno pensare e testimoniano il grande bagaglio tecnico del suo autore. Nel disco figurano 4 ospiti: Van Tè, Highsnob, Axos, Dium.

Sul nuovo progetto ci ha spiegato: “Sono contento del risultato finale. Si tratta di un album molto istantaneo”, dove la narrativa fa da filo conduttore”. Ma cosa lo ha spinto a porre fine a un ciclo durato più della metà dei suoi anni? “La mia produttività”, è la sua risposta. E ancora: “Sarò sempre legato a un certo suono, ma mi sono trovato al punto di dare una svolta artistica alla musica di Egreen. Attorno a me la musica è davvero cambiata: dal modo di concepirla al modo di farla e comunicarla. Cambia persino la modalità di approccio dei giovani. Bisogna accettare che le cose siano cambiate e adattarsi a queste innovazioni”.

Egreen nuovo album

Un futuro a Sanremo

“Raddoppio” è uno dei brani che anticipa il nuovo album. “In un ambiente così competitivo, siamo continuamente bombardati da nuovi talenti. Spesso mi butto a terra molto facilmente. Garelli ne ha fatto le musiche: si tratta dell’ennesimo grido” che esprime la volontà di non mollare.

Sullo spazio che oggi riveste il rap nel panorama musicale italiano, ha commentato: “Le cose stanno cambiando in fretta e in bene. C’è più domanda e questo genera più offerta. Il rap ormai è diventato popolare al 101%: rap in radio e a Sanremo, c’è tanta gente che fa bel rap“. Stuzzicato dalla nostra curiosità ha svelato: “A Sanremo mi ci vedrei anche l’anno prossimo. Proporrei qualcosa di mio, non mi snaturerei”. Sul suo futuro, invece, ha dichiarato: “Dopo il disco il mio obiettivo è quello di portarlo in giro e farlo conoscere. E poi tornare a scrivere, cosa che non sto facendo da tempo perché sono oberato di impegni”.

La musica rap

“La mia generazione è la “generazione del dopoguerra”. Io ho iniziato a rappare tra il 2002 e il 2003, quando non c’era ancora niente. Infatti, i rapper della mia leva sono pochissimi adesso. Siamo figli di una mentalità retrograda e conservatrice, secondo cui tutto quello che c’è di nuovo è una m***a: è il mio più grande rimpianto. Siamo cresciuti con i calci nei denti e poi a ciascuno è arrivato quello che meritava”.

Sulle critiche al rap ha commentato: “Nella costituzione di questo genere c’è omofobia e misoginia. Non sdogano né legittimo, però adesso siamo in un periodo storico in cui bisogna prestare assoluta attenzione a tutto quello che si dice”. Dopo aver parlato di Sanremo, non sono mancati i riferimenti a Junior Cally. Sulle polemiche che hanno pesantemente coinvolto il suo collega, ha dichiarato: “Chi lo ha attaccato ha fatto un gesto di estrema bassezza: io non legittimo la violenza sulle donne, ma oggi c’è tanta ignoranza di fondo, c’è la volontà a priori di non comprendere uno specifico linguaggio”.