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Barbara Cavaleri, il nuovo album: "Un disco di frontiera e maturità"

Barbara Cavaleri nuovo album

Barbara Cavaleri racconta il nuovo album, intitolato Come una stella - Novastar", il disco “della maturità e della consapevolezza”.

La cantautrice Barbara Cavaleri è un’artista poliedrica, le cui passioni spaziano dal kundalini yoga alla danza, passando per il teatro. Ha uno stile ben riconoscibile, al quale si unisce l’animo dolce e quella profondità che tanto la caratterizza, anche nella sua musica. Il 28 gennaio 2020 Barbara Cavaleri ha pubblicato il suo nuovo album “Come una stella – Novastar”, una critica alla società dai toni elettro-pop, una riflessione sul futuro e sull’esigenza di trovare la propria strada al di là delle convenzioni imperanti nella società di riferimento e stando alla larga dai modelli imposti dall’esterno. Mostrarsi puri, genuini, veri e sinceri resta l’obiettivo di chiunque affronta il districato viaggio della vita.

Da sempre appassionata di musica classica, pop, gospel, soul, jazz, Barbara fin da giovanissima si dedica alla musica, che studia e di cui si appassiona. Lo stile stravagante e originale risente anche della sua permanenza a Londra, dove è entrata in contatto con realtà folk locali e ha avuto il privilegio di esibirsi su diversi palchi della città. Attualmente lavora come autrice di testi e melodie in ambito cinematografico e nell’ambito del VoiceOver. E proprio la voce rimane il suo primo strumento creativo, messo a disposizione anche nel campo dell’insegnamento della produzione vocale, e di musica e canto presso diversi istituti e accademie nazionali.

Nell’intervista esclusiva a Barbara Cavaleri, la cantautrice ci ha raccontato il suo percorso nel mondo della musica, il suo nuovo album, le sue passioni e i progetti futuri.

Barbara Calaveri presenta il nuovo album

Nel nuovo album l’ascoltatore è guidato attraverso l’affascinante voce dell’interprete in un mondo futuristico chiamato Novastar, visto dagli occhi della protagonista. Le canzoni raccontano i problemi che affliggono la società, condizionando le persone e i loro comportamenti.

“Questo disco rappresenta uno scenario futuristico in cui vive un prototipo di Donna, a cui non ho voluto dare un nome per non avvicinarla ad alcun modello esistente. Ogni canzone è un episodio di vita vissuta dalla protagonista, passando da uno sguardo sulla vita quotidiana” racchiusa metaforicamente “In Lattina”, brano che anticipa il disco, “a quello sul conflitto esacerbato da un contrasto sociale troppo alto tra chi ha potere e chi lo subisce. Chiaramente le relazioni in uno scenario in cui la persona è considerata solo un tassello dello sviluppo di un sistema futuristico, sono un campo in cui misurarsi diventa quasi avventuroso, ma è proprio qui, in questo contesto, che le certezze continuano a esistere, realizzandosi musicalmente in melodie più dolci e in atmosfere più rarefatte”.

Barbara Cavaleri nuovo album

È con queste parole che Barbara ha descritto “Come una stella”. Brano dopo brano ha prende forma uno scenario futurista, un viaggio del quale la cantante parla con orgoglio. Ai nostri microfoni ha aggiunto: “Ho immaginato un mondo futuristico. L’album è nato spontaneamente, anche l’ambientazione nel futuro. Ho scoperto che in me ha avuto inizio una nuova fase di scrittura. Ho accantonato voci che mi hanno condizionata negli anni e auto-limitazioni che mi sono imposta”.

Nel suo viaggio musicale c’è “una donna perfetta che vive nel futuro. Per alcuni è una modella. È una lavoratrice che ha sposato la causa della sua città, una sorta di stella nello spazio, dove l’amore per il progresso costante la fanno da padrone. Gli abitanti di questo mondo sono dei prescelti. O aderisci al progresso imperante o ti troverai al di fuori di quel contesto”. Il suo messaggio, dal risvolto sociale rilevante e profondo, è chiaro: “In questo mondo c’è una faccia lucente e meravigliosa”, ma si caratterizza per “l’esclusione di chi non ce la fa, di chi non riesce a conformarsi”. La protagonista “vive in quelle mura e descrive la realtà che la circonda”. Tuttavia, ha tenuto a precisare Barbara: “Fa molta fatica a vivere in quel contesto. Si appella alle relazioni”.

Barbara Cavaleri nuovo album

L’attualità delle sue canzoni

Alcuni temi trattati nel nuovo album di Barbara Cavaleri mostrano un risvolto concreto nella realtà odierna, una “critica” verso i mali che più affliggono la società dei nostri giorni. A tal proposito, l’autrice ci ha spiegato: “Non voglio parlare propriamente di “critica”. Sono contenta si percepisca tale risvolto, ma ho deciso di inventare un mondo a sé proprio per non incentrare tutto sulla critica sociale. Sono convinta che, attraverso dei mondi paralleli, è possibile far capire alle persone cosa provano gli altri”.

La parola “critica” dev’essere concepita “con un’accezione positiva”, ha aggiunto. Il tema della diversità e quello dell’altro, l’esigenza di soccorrerlo ma di non poter far niente per salvarlo rispecchiano a pieno il quadro socio-politico più attuale. Non mancano neppure il tema della genitorialità, analizzato in chiave originale e differente, e la descrizione delle potenzialità offerte dal panorama moderno e tecnologico che ci circonda.

Il suo nuovo album è per lei “un disco di frontiera”, perché “ho abbandonato una parte musicale del mio passato, che è stata molto importante per me e per il mio percorso. È così che sono entrata nel mondo della musica e ho conosciuto tanti professionisti. Per questo motivo, mi ritengo fortunatissima”. Allo stesso tempo, con il nuovo disco, “ho sentito di essere cresciuta. Sono uscita dalla dimensione solipsistica e ho lavorato in maniera molto matura”.

Barbara Cavaleri nuovo album

Le passioni di Barbara Cavaleri

Non solo musica e teatro: danza e yoga sono parte integrante della vita della cantante milanese. Un toccasana per evadere dalla monotonia di tutti i giorni, una valvola di sfogo per amarsi e tralasciare i molti pensieri.

Per lei, la danza è “un’amica che è sempre al mio fianco”. Quindi ha raccontato: “Quando ho iniziato a studiare e praticare danza a livello accademico ero molto grande. Avevo 19 anni ed è stato uno scoglio enorme”. Con la voce dolce che tanto la caratterizza, ha spiegato di avercela fatta: È una scommessa che ho superato. Sono molto contenta di aver raggiunto questo risultato. Non abbandonerò mai la danza, penso sia un’espressione fantastica. Corpo e mente, musica e danza sono strettamente connessi”. A tutti gli artisti e i musicisti che incontra, ha rivelato, chiede di “ballare”, di muovere il proprio corpo, perché “la musica non è solo gola e voce”. La musica, ha sottolineato Barbara, “è dentro di noi”.

Sullo yoga, invece, ha dichiarato: “È una disciplina sempre in scoperta. Ormai è da molto tempo che lo pratico”. Al suo fianco c’è un’insegnante: “Pratico yoga in una dimensione molto intima: ho bisogno di esplorare questo percorso in maniera molto profonda”.

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I progetti futuri

“Faccio musica fin da quando ero bambina, la mia passione è molto forte: ho sperimentato tanti generi musicali, fino a quando è emersa la mia identità”, ha spiegato. Dalla musica ai musical e, dal 2002, “ho iniziato il mio percorso nel mondo dell’elettronica, unendo la scrittura alla musica elettronica”. Definendo la musica che fa oggi, ha commentato: “È sempre in evoluzione. Nel mio ultimo disco c’è un pop-elettronico in chiave molto personale. Ho trovato una formula di libertà creativa.

Sui progetti futuri, ha spiegato: “Ho collaborato con Alex Cremonesi al progetto “La prosecuzione della poesia
con altri mezzi”. Sono stata parte di questo lavoro e il testo che lui ha riservato a me è un duetto con Giorgio Prette”, ex batterista degli Afterhours. Quindi ha svelato: “Per il futuro ho in mente di creare qualcosa di molto diverso. Siamo nell’epoca del pc e dello smartphone e anche la musica non può far finta di niente”.

Per il nuovo album, “Come una stella – Novastar”, Barbara Cavaleri è stata affiancata da un gruppo di lavoro importante. Federico Cadenazzi si è occupato di video e fotografia, Fabio Mercuri e Simone Pirovano della produzione del disco. Nell’album non mancano neppure i guest: Lele Battista, Ferruccio Spinetti e Davide Rossi.