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Emanuela Aureli sul Coronavirus: "Armiamoci di coraggio e apprezziamo la vita"

Emanuela Aureli Coronavirus

Nell'intervista rilasciata a Notizie.it, Emanuela Aureli ha descritto la passione per la recitazione, l'amore per la famiglia e ha parlato dell'emergenza coronavirus.

La carriera di Emanuela Aureli comincia a soli 18 anni. Correva l’anno 1992 e alla Corrida lei si era già fatta riconoscere e apprezzare dal grande pubblico. Nel tempo ha accumulato altri grandi traguardi e indimenticabili successi: Domenica In, Costanzo Show, Carabinieri, fino a “Ballando con le stelle” e “Tali e Quali”. Ma il suo obiettivo più grande lo ha raggiunto al fianco del marito Sergio: il loro Giulio, di 4 anni, è la gioia più grande di cui possa godere, il regalo più speciale che custodisce con immenso amore. Una chiacchierata intensa, fatta di ricordi che lasciano il segno e di un’allegria travolgente. Emanuela si distingue per la sua anima genuina e sincera, per il suo altruismo. Piace per la gentilezza e la semplicità che la contraddistinguono. Sa colpire e affascinare per la sua profonda sensibilità. Sa trovare una parola dolce per ridare speranza in giorni tanto grigi. Nell’intervista, Emanuela Aureli ha ripercorso alcune delle esperienze più belle della sua carriera, ha parlato del suo amore per il marito Sergio e il loro piccolo Giulio e ha detto la sua sull’emergenza coronavirus, offrendo preziosi consigli per resistere e non demordere, anche quando paura e debolezza sembrano prendere il sopravvento.

La carriera di Emanuela Aureli

Un excursus per rivivere le più belle tappe della carriera di Emanuela Aureli, che raccontandoci i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo ha spiegato: “Dopo la Corrida, mi ero resa conto immediatamente che si trattava di un mondo complicato e più grande di me. L’ho vissuto come una grande passione ed è ancora così, non lo vedo come un lavoro. Si tratta di una passione che dura da anni e che è rimasta tale. Ho capito subito che sarebbe stata questa la mia strada”.

Dal 2012 Emanuela partecipa in veste di coach a “Tali e Quali”, condotto da Carlo Conti. Sull’esperienza ha commentato: È straordinario. Un’esperienza continuativa che si rinnova ogni anno con grande impegno e altrettanto divertimento. Sono tre mesi che passano velocemente e con grande intensità. Inoltre, il presentatore Carlo Conti è fantastico. È un privilegio grandissimo, una grande fortuna. Ci insegna che la squadra è importante ed è un lavoro minuzioso, quasi artigianale, ma sempre ricompensato”. Quindi ha aggiunto: “Sono felice di poter riportare la mia esperienza a vip eccellenti. Non è facile, ma è molto divertente e costruttivo”.

Tra le esperienze più importanti di cui è stata protagonista, ha ricordato la partecipazione a “Ballando con le stelle”, dove “ho riscoperto la mia femminilità”. Infatti, ha spiegato: “Devo ringraziare Milly Carlucci, che ha tirato fuori una Emanuela diversa. Non ho mai messo abiti eccentrici o magliette scollate, ma sempre abiti coperti”.

Sulla sua carriera e la grande fama di imitatrice, ha commentato: “Recitando non nascondo qualcosa di me: è una passione, senti l’esigenza di esprimere qualcosa che è dentro di te. Come se aprissi un rubinetto: c’è una fuoriuscita di energia e vita che sgorga al di là di tutto”. E ancora: Non sono mai stata una donna esibizionista. Ho sempre preferito fare un passo indietro e non uno in avanti. Spesso questa scelta è stata la pecca nella mia vita”.

Frizzi, Conti e Costanzo: gli uomini della sua carriera

Gran parte della sua carriera l’ha trascorsa al fianco di Fabrizio Frizzi, Carlo Conti e Maurizio Costanzo. Sul celebre e compianto presentatore, ha commentato con affetto e nostalgia: “Era un uomo unico, ha fatto la differenza nella mia vita. A volte mi riguardo le foto insieme. Per errore Giulio, prendendo il mio cellulare, ha cancellato i suoi ultimi messaggi. Però non importano gli sms: il suo ricordo resta sempre nel cuore. Fabrizio ha segnato in modo inesorabile e speciale la mia vita”. Sul collega Carlo Conti, invece, ha dichiarato: “È un amico fantastico. Anche lui mi ha dato grandi opportunità, permettendomi di apprezzare il mestiere, anche per il lato umano che lo caratterizza”.

Provo immensa gratitudine anche nei confronti di Maurizio Costanzo, che mi ha dato voce negli anni”, ha aggiunto la famosa imitatrice.

Emanuela Aureli Coronavirus

La famiglia di Emanuela

Dopo un incontro in discoteca è cominciata la frequentazione, poi il grande passo: da novembre 2015 è sposata con Sergio Del Folco. Averlo come marito “è una scelta speciale e lo sarà sempre perché è una scelta che ho fatto per l’eternità. So che è una persona che può darmi tanto amore. Con lui ho fatto un discorso che va oltre il presente. Prima di lui non avevo incontrato la persona giusta. Lui è il mio centro, il mio conforto e il mio faro. Sa darmi forza e condividiamo gli stessi valori. È il classico “uomo di una volta”; preserva, coccola e rispetta molto la donna. Anche lui ha i suoi difetti, ma i suoi pregi sono più grandi e sono le sue caratteristiche più importanti. Sono stata veramente tanto fortunata ad averlo nella mia vita”. Quindi ha aggiunto: “Il mondo dello spettacolo è un letto singolo. Invece, ho riscoperto che può essere anche un letto matrimoniale, può essere condiviso con un’altra persona”. Nell’intervista, Emanuela parla del marito con un amore puro, dalla sua voce traspare un sentimento sincero e intenso.

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Giulio è il frutto della loro unione che si rinnova giorno dopo giorno. A tal proposito ha confidato con quella dolcezza che solo una mamma sa trasmettere:È meraviglioso. Un bambino vivace, curioso, eccezionale, ma è instancabile. Fatico a far fronte alla sua enorme energia, è un Duracell”. Nonostante i suoi 4 anni, “è un bimbo molto intelligente. Come tutti i figli d’oggi, riceve molti stimoli tra tablet e computer. Io non sono calma di natura ed evidentemente ho passato questa caratteristica a mio figlio”, ha aggiunto con il sorriso.

Poi ha svelato: “La gioia che ho provato con il suo arrivo mi ha rivoluzionato la vita. Appena l’ho avuto, tuttavia, pensavo potesse essere un impedimento. Temevo che non avrei più lavorato. Invece ho lavorato il doppio”. E a chi assomiglia di più il piccolo Giulio? A riguardo la sua mamma non ha dubbi: “Assomiglia a Sergio esteticamente”. Il carattere, invece, è una mescolanza “tra quello della mamma e quello del papà”.

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La lontananza dalla sua Terni

Abituata a trascorrere Pasqua con la famiglia, per la prima volta sarà costretta a restare lontana dai suoi cari. “Ho un grande dolore per non poter tornare a Terni”, la sua città natale. “È un momento surreale, siamo costretti a restare distanti da affetti così importanti”, ha detto ricordato il forte attaccamento verso i suoi genitori.

Tuttavia, ha tenuto a sottolineare: “Sappiamo che non vederci oggi significa stare in salute domani.

Emanuela Aureli, le parole sul coronavirus

Viviamo giorni difficili, chiusi nelle nostre case ci aggrappiamo alla speranza affinché la rinascita e la bellezza della vita possano prevalere sulla sofferenza e il lutto che aleggiano imperanti in molte città d’Italia e del mondo. Nell’intervista esclusiva a Emanuela Aureli abbiamo parlato anche dell’emergenza coronavirus, che da fine febbraio ha colpito il nostro Paese. A tal proposito, ha dichiarato: Sono preoccupata per il domani. Avendo un figlio, ho paura per il suo futuro, ma anche per la salute mia e dei miei cari. Ho paura che qualcosa possa arrivare e danneggiarci. Il cambiamento fa paura: speriamo non si protragga troppo. Siamo bravi e forti noi italiani: speriamo di riprenderci presto. Per alcune persone la situazione attuale è già disperata. Bisognerebbe dare a tutti la possibilità di lavorare, crescendo i propri figli. Servirebbe uniformità per tutti”.

Emanuela Aureli, parlando dell’emergenza coronavirus, si immagina “un futuro positivo. Spero che l’incubo che stiamo vivendo ci permetta di riflettere e apprezzare quello che abbiamo oggi. Agli italiani lei dice: La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a vivere ballando sotto la pioggia. Bisogna armarsi di coraggio e adattarsi al tempo che stiamo vivendo, rimboccandosi le maniche. Dobbiamo ricominciare a muoverci facendo tesoro di ciò che abbiamo”.