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Coronavirus, Fiorello: "L'app dovrebbe chiamarsi Immane"

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Coronavirus, Fiorello commenta la lista di nomi per l'app Immuni: "Dovrebbe chiamarsi Immane, come la tragedia che stiamo vivendo"

Fiorello torna a parlare di coronavirus. Dopo essere intervenuto sulla proposta di Matteo Salvini di riaprire le chiese, ai microfoni di Radio2 il comico ha parlato dell’app Immuni, tema caldo degli ultimi giorni.

Fiorello: “App dovrebbe chiamarsi Immane”

Beppe Fiorello torna a parlare di coronavirus e lo fa a sorpresa, intervenendo nel programma radio “Non è un paese per giovani”. Mentre si dibatteva sul nuovo nome da assegnare all’app per il tracciamento dei contagi da coronavirus, Fiorello è intervenuto ironicamente nella trasmissione. Quo Vadis in italiano vuol dire ‘ndo vai e non lo so -ha detto lo showman-. Stai Sicuro – la proposta di Labate – è la più buona. Liberi Tutti, proposto da Cervelli, meglio di no. Si presta a tante interpretazioni e rischiamo di avere troppa gente in mezzo alla strada. Io penso sia meglio Immane, come la tragedia che stiamo vivendo“.

Fiorello consiglia Checco Zalone

Il comico, che compirà tra poco sessant’anni, ha parlato della sua preoccupazione verso la pandemia e la situazione che questa ha creato. “Noi cerchiamo di sdrammatizzare, la situazione non è bella -ha aggiunto Fiorello-. La preoccupazione dell’economia ha superato quella sanitaria. Si comincia a pensare che se lo prendo lo prendo, ma voglio lavorare, perché quando non c’è un introito mensile è dura“. E poi ha suggerito di ascoltare la nuova canzone di Checco Zalone dal titolo ‘Immunità di Gregge’ perché, per Fiorello, ha sdrammatizzato come solo lui sa fare, sulle melodie di Domenico Modugno. “Molto bella” ha commentato.