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Piero Chiambretti dopo il coronavirus: "Salvato dagli angeli"

piero chiambretti

Piero Chiambretti ha descritto il suo ricovero d'urgenza e la morte della madre per coronavirus in una toccante lettera pubblicata su Repubblica

In una toccante lettera scritta a “Repubblica”, Piero Chiambretti ha ripercorso i giorni passati in ospedale dopo essere risultato positivo al coronavirus. Era per la precisione il 16 marzo 2020, quando venne ricoverato all’Ospedale Mauriziano di Torino insieme alla madre Felicita, che purtroppo non ce l’ha fatta. La donna è infatti venuta a mancare pochi giorni dopo all’età di 84 anni.

Nella lunga missiva il conduttore ha dunque ricordato la donna, ma anche voluto fare una precisa dichiarazione al personale medico che ha fatto di tutto per salvarla. Come assicurato dallo stesso presentatore, tutti i sanitari non gli hanno dato solo cure mediche ma anche il sostegno psicologico per affrontare la morte. Infine il giornalista ha voluto fare una precisazione: “Qualcuno ha scritto che ho avuto un trattamento di favore. Nulla di più falso. Dentro quelle stanze eravamo tutti uguali, con un obiettivo comune: salvare la pelle”.

Piero Chiambretti: la lettera post coronavirus

Piero Chiambretti ha quindi raccontato come le sue condizioni siano migliorate, pian piano, il giorno successivo al decesso della signora Felicita. “La mattina successiva alla morte di mia mamma ho cominciato a stare bene, tanto da essere dimesso dopo 1 settimana e 2 tamponi negativi”.

Chiambretti ha concluso la lettera con parole piene di stima e di ammirazione per i medici e gli infermieri, che ha definito “angeli”. Ha precisato che tutti loro si sono fatti “partecipi del dramma” dei ricoverati, mostrandosi sempre “sorridenti e rassicuranti” nonostante la situazione. Il personale medico è così diventato per gli ammalati quasi una famiglia, sostituendosi persino a quei parenti “che molti non avrebbero visto mai più”.