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Il Banksy torinese torna a provocare: Chiara Ferragni islamica

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Chiara Ferragni in abiti islamici: è questo il soggetto delle ultime opere clandestine di Andrea Villa comparse nella notte a Torino

Chiara Ferragni convertita all’Islam: è questa l’ultima provocazione di Andrea Villa, artista anche noto con il nome di “Banksy torinese“. Nella scorsa notte, in centro a Torino, sono di fatto apparsi i manifesti con la fashion blogger vestita secondo le regole della tradizione islamica. In essi la cremonese tiene peraltro in mano un pacchetto dei biscotti da lei sponsorizzati, accompagnati dalla domanda: “Siete sicuri di essere realmente liberi?”.

Forse ispiratosi alla recente conversione di Silvia Romano, l’artista ha pertanto criticato la presunta superiorità dell’Occidente. “Non siamo una società più libera, siamo solo una società diversa”, ha pertanto commentato il provocatore. Come sarebbe Chiara Ferragni se vivesse in una società musulmana? Come cambierebbero la sua estetica e i suoi messaggi? Questi di fatto i temi di fondo delle opere clandestine comparse tra corso Regina e corso San Maurizio nel capoluogo piemontese.

Chiara Ferragni nelle maglie dell’arte

Dopo il lockdown da coronavirus, ecco dunque tornare all’attivo anche il cosiddetto Banksy di Torino. Come in ogni suo lavoro, Andrea Villa mette dunque in scena qualcosa che in realtà non è come appare. Opera di uno dei più noti urban artist nostrani, anche questo poster è dunque comparso in strada negli spazi del Comune, mettendo in evidenza l’ironico effetto tra verità e reale.

Si tratta tecnicamente di un detournement, ossia una pubblicità che distorce il significato originario del marchio preso di mira. In sostanza, secondo il messaggio sottinteso nell’opera contemporanea, le donne occidentali non sono effettivamente libere, ma anzi subordinate ai dettami dell’estetica consumistica.