> > Il nuovo album di Francesco Sacco: "Mostri, incomunicabilità e amore"

Il nuovo album di Francesco Sacco: "Mostri, incomunicabilità e amore"

Francesco Sacco nuovo album

Nell'intervista esclusiva, Francesco Sacco ha descritto il nuovo album: "Affronto i mostri che tutti abbiamo e parlo della bellezza delle relazioni".

Anticipato dai singoli “Berlino est” e “A te”, Francesco Sacco presenta il suo nuovo album: “La voce umana”. Un titolo delicato, proprio come le sue confidenze e quell’intimità profonda che ha svelato nell’intervista esclusiva. Una scrittura terapeutica, con la quale affronta i mostri che porta con sé e con cui ciascuno deve fare i conti. Propone un sound ricco e originale, si fa portavoce del grande cantautorato italiano, fondendo classico e nuovo e creando una sinergia elettrizzante e travolgente.

Francesco Sacco, il nuovo album

Tratto da un monologo di Jean Cocteau, fa della poesia il motore del suo album d’esordio. “Un botta e risposta tra una donna e il suo amante, dove spesso manca la risposta. C’è un interlocutore invisibile. Il dialogo, che in realtà si rivela un monologo, sfocia in un’autoanalisi profonda sulla propria identità e il proprio panorama relazione”. Un’immagine dalla quale Francesco è rimasto colpito e nella quale si è identificato. “Spesso chi scrive canzoni fa lunghe telefonate con sé stesso e così analizza ciò che è e che sarà”, ha spiegato.

Francesco Sacco sul nuovo album ha aggiunto: “Il filo conduttore del disco è il mondo delle relazioni. Ho iniziato a scrivere senza troppe aspettative, principalmente per me stesso. Avevo la necessità di mettere nero su bianco determinate emozioni. Più tardi è emersa la linea tematica dell’album, che nel complesso parla del rapporto con l’altro. Parlo delle relazioni tra me e l’altro, anche in chiave amorosa”. Un disco fortemente autobiografico: “Parlo tanto di me, di quello che mi è successo e che mi sta succedendo. Ripercorro le difficoltà adolescenziali, quando l’amore è soprattutto immaginato, racchiuso nel mondo del desiderio e nel campo del possibile”.

Francesco Sacco nuovo album

Nelle canzoni di Francesco, frutto di un intricato viaggio introspettivo, emergono dei mostri con i quali fare i conti. Tutti dovremmo guardarci dentro e fare un esame di coscienza, confrontarci con noi stessi, accettarci e migliorarci. In “Berlino est”, per esempio, l’autore invita a non arrendersi, a non bloccarsi davanti agli ostacoli, ad avere la grinta per affrontare barriere solo all’apparenza insormontabili. “Parlo di incomunicabilità. Non voglio farne un discorso storico, ma mi servo dell’evento storico per affrontare il problema della solitudine. Quella solitudine che ti avvolge quando ti senti inascoltato dal tuo interlocutore”. Ne “L’invenzione del blues”, invece, adolescenza e ricerca di sé offrono la chiave di lettura per comprendere e interpretare il brano. “È una tendenza tipicamente adolescenziale quella di identificarsi in qualcuno all’infuori di sé, che sia un personaggio famoso o uno inventato”, ha spiegato raccontando la sua vicenda personale.

Ne “Il lido di Venezia”, prima canzone dell’album che Francesco ha scritto, parla di un “periodo di stallo”, quando forse per la prima volta è stato davvero “padrone del mio tempo”. Dalla terrazza del complesso condominiale nel quale alloggiava, il giovane cantante d’origini milanesi poteva ammirare il panorama suggestivo offerto dalla laguna. Uno scorcio su piazza San Marco, ma “mi mancavano le relazioni, il contatto con le altre persone. Mi sono sentito molto solo inizialmente, così ho ritrovato la mia vena cantautorale che mi ha portato alla stesura del brano”.

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“A te”

“A te” è un brano unico nel disco. Differendo dalle altre canzoni, se fosse un libro, il testo di “A te” sarebbe la dedica sulla pagina bianca che precede il primo capitolo. Il singolo, che ha anticipato l’album uscito il 29 maggio, racconta una relazione che scorre nel presente, riflettendo sul passato e immaginandone il futuro. In un gioco di immaginazione che oltrepassa i confini del possibile, l’artista si domanda se lo stesso incontro sarebbe potuto avvenire anche in un luogo e un tempo diverso. Un brano romantico, in cui quell’amore rivela una predestinazione che sarebbe stata capace di superare qualsiasi ostacolo spaziale e temporale.

È la canzone senza ombre, una “dedica a mia moglie Giada”. A differenza degli altri singoli, “non parte da una problematica della vita, da un’adolescenza scomoda o da difficoltà relazionali”. Al contrario, racconta un momento felice e un periodo di serenità. Si è detto soddisfatto del lavoro ottenuto, in cui è stato capace di sperimentare “un nuovo registro linguistico”. Quindi ha confidato: “Quando fai un disco, poi sei stufo di sentire quelle canzoni. “A te”, invece, è un brano che riascolto sempre con piacere.

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La fine della solitudine

Le parole di Francesco appaiono fresche e attuali. La semplicità di un caffè in compagnia, la dolcezza racchiusa in un abbraccio, l’intimità più nascosta sono d’un tratto sparite a causa dell’emergenza coronavirus. Piccoli gesti troppo spesso dati per scontato e dei quali, solo adesso, comprendiamo l’importanza. “Non sono più solo. Sto vivendo un periodo felice della mia vita e della mia relazione. Sono sposato: io e mio moglie stiamo veramente bene insieme”. Quindi ha confidato: “È lei la destinataria e l’ispirazione di gran parte del materiale presente nel disco”.

Francesco Sacco, oltre al nuovo album, ha raccontato ai nostri microfoni come ha vissuto il lungo lockdown. “Sono stato fortunato. Avevo amici costretti a stare soli in monolocali o bilocali a Milano. In una situazione simile io sarei impazzito. Io e mia moglie siamo stati insieme durante la quarantena e avevamo molto lavoro da portare avanti, tra cui il disco in uscita”, ha confidato. Quindi ha aggiunto: “Tirando le somme, non è stato un periodo troppo drammatico. Per altre persone lo è stato di più”. Ma ha precisato: “Mi è mancato molto il contatto con le altre persone. Tuttora, la routine è diventata fortemente programmata e viene meno l’imprevedibilità che è sempre stata parte integrante della nostra vita. Ne sento la mancanza: gli imprevisti spesso ci fanno soffrire, ma altre volte ci regalano le sorprese più belle”.

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Carriera, sogni e progetti

Si è detto contento del traguardo raggiunto e sul futuro ha commentato: “Lo scenario è ancora incerto”.

Oltre ai videoclip del disco, il suo desiderio è quello di “tornare a fare musica dal vivo”. Infatti, ha commentato: “Il disco parla di relazioni e sembra paradossale cantarlo senza avere contatti con il pubblico”. Immagina un futuro all’insegna della musica, intanto “di canzoni scritte e da scrivere ne ho”.