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I nuovi singoli di Vincenzo Incenzo: "Un rapporto di amore e indignazione"

Vincenzo Incenzo Un'altra Italia

Dopo le collaborazioni con Lucio Dalla, Renato Zero e altri grandi artisti, Vincenzo Incenzo presenta due nuovi singoli e il nuovo album, "Ego".

Viaggia con la sua musica, che come un abbraccio avvolgente coinvolge ed emoziona. Le sue strofe, macinate come poesia, sono autentiche e profonde. Unisce la sua vena cantautorale all’irrefrenabile passione per la musica, aggiungendo alle sue parole melodie fresche e sound al passo con i tempi. Nell’intervista esclusiva, Vincenzo Incenzo ha parlato del suo nuovo singolo “Un’altra Italia” e del Paese che vorrebbe. Ha espresso il suo impegno per il sociale, la sua premurosa attenzione verso il bene del mondo e il bello della vita. Non nasconde l’esigenza di riscoprire il valore e l’unicità che risiede in ciascuno di noi e di aprirsi all’altro per sentirsi meglio con sé stessi. Nelle sue canzoni resta presente una “funzione sociale per smuovere le coscienze”.

“Allons Enfants” è un altro brano che anticipa l’album in uscita il 4 settembre. La canzone invita a combattere “con la bellezza del nostro agire i bianchi sepolcri della morale, le porte girevoli dei partiti e tutte le forme di populismo”. “Populisti, tossici del like, guru della comunicazione, camaleonti della politica, falsi moralisti, scienziati del giorno dopo. La rivoluzione sta arrivando, è senza bandiere, nasce per le strade e parla per bocca degli ultimi della fila”, ha dichiarato Vincenzo Incenzo.

Vincenzo Incenzo, “L’altra Italia che vorrei”

La sua musica è un abbraccio propositivo e “Un’altra Italia” è il singolo apripista del nuovo album di Vincenzo Incenzo. Per Red Ronnie la sua è “un’emozione in protesta”. Un pezzo in perfetta sintonia con i tempi, un messaggio profondo indirizzato all’intera comunità italiana. Il celebre cantautore ha raccontato il suo nuovo brano e confidato qual è l’Italia che vorrebbe.

“Il brano nasce prima della pandemia, ma l’emergenza sanitaria ha acceso maggiormente i riflettori attorno ai problemi e alle fragilità della nostra società. Si tratta di una coincidenza azzeccata per Vincenzo Incenzo, che su “Un’altra Italia” ha aggiunto: “Il popolo italiano ha tanta passione: è una caratteristica che ci appartiene. Sappiamo plasmarci anche quando affrontiamo un disagio e cerchiamo di adattarci a ogni situazione. Non mi ero mai cimentato in una dedica d’amore per l’Italia. Tuttavia, oltre a raccontare la bellezza del Paese e lo spirito della nostra terra, è emersa tanta indignazione per tutto ciò che non riusciamo a controllare. Dai cervelli in fuga ai mondi che crollano. Si è creato un percorso altalenante tra amore e indignazione. Forse vorremmo sempre che ciò che amiamo sia perfetto. L’imperfezione genera rabbia”.

Dopo la stesura del brano, Vincenzo ha deciso di inviarlo a Roberto Saviano, “uno scrittore coraggioso e sempre presente sul territorio”. “Non avrei mai pensato di ricevere una risposta. Ero già soddisfatto avendogli mandato un’e-mail. Con la sua risposta, ho ricevuto lo sprono giusto per andare avanti e portare in sala di registrazione il nuovo singolo, condividendo con il pubblico il mio messaggio”. Alle 20 ha inviato il messaggio ed esattamente 5 minuti dopo “ho ricevuto la risposta di Saviano”. “Ero certo che la mia mail si sarebbe accodata a un’infinità di messaggi e urgenze. Al contrario, ha subito ascoltato la mia canzone e mi ha dato un riscontro sincero e commosso. Per Vincenzo Incenzo si è trattato di un “parametro fondamentale”.

Non si tratta di propaganda politica, ci tiene a precisare, ma “sogno un’Italia che non va cercata lontano”. “Si può trovare in profondità. L’Italia che vorrei andrebbe cercata nelle dimensioni più invisibili e silenziose. La mia canzone è dedicata a tutti coloro che hanno avuto lo spirito per affrontare i mesi di difficoltà dovuti all’emergenza coronavirus e rivalutare le giovani eccellenze, alle quali nel nostro Paese troppo spesso non viene dato il giusto riconoscimento” e neppure viene garantito loro un futuro degno dei sacrifici fatti. Il brano, ha aggiunto, è dedicato anche a tutti coloro “che fanno valere il proprio pensiero pur consapevoli che cambiare rotta e andare contro corrente sono scelte non esenti da rischi”. Un’Italia che già esiste, ma in cui bisogna valorizzare quegli aspetti più importanti che troppo spesso diamo per scontato. “Da quell’Italia ripartirei per creare l’Italia del domani”, ha concluso. Non vuole fare politica né delineare schieramenti e fazioni nemiche. Si tratta di “politica degli esseri umani”, che sia vicina “a tutte le persone che fanno del bene”.

Vincenzo Incenzo Un'altra Italia

Il nuovo album

A settembre esce il nuovo album di Vincenzo Incenzo, “Ego”. In una società sempre più proiettata verso sé stessi, narcisista e fortemente egoista, quanto è importante riscoprire la bellezza di un gesto gentile e l’importanza dell’altruismo?

“Spesso associamo il concetto di “ego” all’accezione più negativa. Riconosco il diffuso egoismo dei nostri giorni, ma il mio intento è differente. Il mio titolo, e così l’intero disco, fa riferimento al suo significato più originale: l’ego è il ponte tra la nostra parte più intima e quella più superficiale. Oggi più che mai è importante uscire dalla folla. Non è egoismo, ma partecipazione”. Bisogna farsi valere e smetterla di “consegnarci alla massa, sperando che arrivi un salvatore”. “Scegliere spesso preoccupa e provoca angoscia, per questo motivo si preferisce affidare l’arduo compito ad altri. Il mio auspicio, invece, è tornare a essere padroni del proprio pensiero. Non dobbiamo necessariamente essere tutti uguali e pensare nello stesso modo. Credo molto nella differenza. Ognuno di noi è al centro del mondo, anche grazie alle sue fragilità”, è il suo spunto tanto interessante e profondo. Per lui, l’unicità di ciascuno deve essere valorizzata e mai data per scontato.

Alla vigilia dell’uscita del nuovo disco, Vincenzo Incenzo ha spiegato: “L’album risente dell’influenza della mia recente esperienza all’estero. Contaminarsi con l’altro è importantissimo. Valorizzare la propria autenticità resta però il presupposto fondamentale e ineliminabile”. Nel nuovo disco “non manca l’attenzione alla società, le riflessioni sui nostri amori e i nostri desideri. C’è tanta elettronica: ho voluto mettere in campo quanto appreso con i miei viaggi. Ogni mia canzone è frutto di un’esperienza”.

Pensando al suo futuro, ha aggiunto: Sono al lavoro per il terzo album, ma mi piace anche continuare a fare musica per gli altri e cimentarmi nel musical e nel teatro. Ero già al lavoro per due spettacoli, uno con Serena Autieri, l’altro con giovani artisti. La pandemia ha bloccato i piani, ma spero torni presto un equilibrio per ripartire”. “Dopo quasi 30 anni di attività, vorrei proseguire con la mia musica. Vorrei continuare a fare musica all’estero: nel 2019 ho vissuto una bellissima esperienza in Sud America e avrei persino dovuto realizzare un duetto con Carlos Vives, principale artista colombiano”, ha fatto sapere. “Voglio essere sempre pronto: resto aperto a nuovi stimoli, approfondendo ogni giorno le mie passioni, dalla musica al cinema, dalla lettura alla scrittura di saggi e romanzi”.

I nuovi progetti

Ha iniziato a farsi strada nel mondo della musica diventando autore per Renato Zero, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Sergio Endrigo, PFM, Michele Zarrillo, Franco Califano. Vanta la stessa collaborazione anche con Ornella Vanoni, Patty Pravo, Al Bano, Tosca e molti altri. Da sempre grande estimatore di teatro, Vincenzo Incenzo ha una passione per musical e recitazione. Infatti, ha scritto la versione italiana del musical “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo” di Gerard Presgurvic, e “Dracula Opera Rock” su musiche della PFM, entrambi prodotti da David Zard. Ha scritto e diretto i musical “Diana & Lady D” e “Rosso Napoletano”. Ha lavorato con Renato Zero anche per “Zerovskij, Solo Per Amore”, e con Ron e il suo “Lucio!”, dedicato al grande amico Lucio Dalla. Inoltre, ha scritto le canzoni per “Il Principe Abusivo” di Alessandro Siani con Christian De Sica e ha curato la versione italiana delle canzoni di Cole Porter in “Vacanze romane”, riconosciuta come versione ufficiale dalla Cole Porter Society.

Vincenzo Incenzo Un'altra Italia

Ha una grande passione per la letteratura e la scrittura e ogni giorno dedica almeno un paio d’ore allo studio, per imparare qualcosa di nuovo e perfezionarsi. Le sue canzoni sono approdate in televisione e al cinema. Tra i numerosi riconoscimenti ha ricevuto due volte il Premio Lunezia, il Premio SIAE Autori, la Medaglia d’argento della Camera dei Deputati per l’attività d’autore, il Premio Internazionale di Poesia Alfonso Gatto e il Premio Giffoni Film Festival.

Nonostante i grandi traguardi raggiunti nella sua lunga carriera, non nasconde che sarebbe bello intraprendere una collaborazione anche con i giovani cantautori italiani e alcuni rapper. “Mi piacciono gli artisti che parlano un linguaggio nuovo, pur avvalendosi di alcuni codici della canzone d’autore”, ha fatto sapere. Apprezza molto Diodato, vincitore della 70esima edizione del Festival di Sanremo, ma anche Calcutta e Gazzelle.

“La produzione può fermarsi, ma la creatività non deve mai bloccarsi”. Ora si augura che “la crisi possa diventare opportunità di miglioramento”, ma non dimentica i tanti italiani che hanno bisogno di aiuto, di un lavoro e di un sostentamento, soprattutto all’indomani dell’emergenza coronavirus.“Creatività e amore possono essere di grande aiuto. L’Italia è sempre rinata grazie all’affetto, alla condivisione di valori e al legame che unisce l’intera comunità”, che per Vincenzo costituiscono l’unico modo per salvarci.