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Nadia Toffa, un anno dalla morte: la malattia e le critiche

Nadia Toffa

La storia di Nadia Toffa ad un anno dalla sua morte.

La storia di Nadia Toffa ad un anno dalla sua morte, partendo dalla malattia fino ad arrivare alle tante critiche che ha ricevuto. Nadia Toffa aveva uno spirito guerriero, che ha mostrato con grande coraggio a tutti. Ha combattuto con tutta se stessa contro la brutta malattia che l’ha colpita, ma il 13 agosto è arrivata la notizia della sua morte, a soli 40 anni. Come rivelato dal Corriere della Sera, la donna aveva un’unica paura, che lei stessa ha ammesso, ovvero quella che sua madre rimanesse da sola. La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto nella sua famiglia, tra i suoi amici, tra i suoi colleghi e i suoi fan.

La storia di Nadia Toffa

Nadia Toffa, fin dal momento in cui ha scoperto di essere malata, ha deciso di raccontare se stessa sui social network, come una sorta di diario della sua malattia. Un racconto molto dettagliato, pieno di coraggi. “Rivendico il diritto di parlare apertamente della nostra malattia, che non è esibizionismo né un credersi invincibili, anzi: è un diritto a sentirsi umani. Anche fragili, ma forti nel reagire” aveva dichiarato al Corriere, rispondendo a chi l’accusava di esibizionismo. La donna aveva scelto di documentare la sua malattia, il suo modo di reagire, o come lo definiva lei il suo “spirito guerriero”. Nadia era una vera guerriera, sempre pronta a superare i suoi limiti e a cercare il rischio.

Nadia si era confidata con il corriere, raccontando dei servizi che aveva realizzato per le Iene, come quelli all’ulva di Taranto, nella Terra dei Fuochi, o quello delle ragazze anoressiche. Ha raccontato anche la sua denuncia nei confronti di un hater sui social network, specificando di non averlo fatto per lei ma per il fatto che questi gesti avrebbero potuto ferire delle persone più fragili di lei. La giornalista aveva svelato anche quale era la sua emoticon preferita, ovvero quella della stella cometa che gira su se stessa, perché lei si sentiva proprio così, pronta a girare come una trottola senza fermarsi mai.