> > Coronavirus, discoteche chiuse: la reazione di Linus e di Gabry Ponte

Coronavirus, discoteche chiuse: la reazione di Linus e di Gabry Ponte

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Le discoteche sono ufficialmente chiuse. Una decisione del governo presa non senza qualche polemica. Gabry Ponte: “Ce lo siamo meritato”.

Ormai è ufficiale. Dal 16 agosto , a causa della crescente curva di positivi al Coronavirus, le discoteche, sono ufficialmente chiuse (di nuovo) insieme alle sale da ballo, pur tra le polemiche. Il motivo come ci è intuitivo pensare è la grande impennata che ha avuto la curva dei contagi in questo tipo di luoghi di assembramento. Tra le varie polemiche mosse al governo, particolare rilevanza assumono le reazioni di grandi della musica dance nazionale internazionale. Gabry Ponte e Linus, infatti, hanno scritto su Instagram dei post di dissenso, commentando senza peli sulla lingua e senza mezzi termini tutti i problemi che ci sono stati sia nell’aprire che nel chiudere le discoteche.

Coronavirus, Linus: “Le discoteche andavano chiuse”

“Ho dovuto mordermi la lingua in queste settimane per evitare di infilarmi in polemiche di cui proprio faccio volentieri a meno, ma adesso che è stata presa la decisione posso chiedermi…ma quale imbecille di politico, governatore, sindaco o questore poteva pensare che si potessero aprire e non avere assembramenti?!?”.

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E così, da oggi, quando peraltro non conta quasi più niente, le discoteche torneranno a restare chiuse. Ho dovuto mordermi la lingua in queste settimane per evitare di infilarmi in polemiche di cui proprio faccio volentieri a meno, ma adesso che è stata presa la decisione posso chiedermi…ma quale imbecille di politico, governatore, sindaco o questore poteva pensare che si potessero aprire e non avere assembramenti?!? I gestori delle discoteche non sono esattamente una categoria al di sopra di ogni sospetto, ma come puoi pensare che la gente in un locale non faccia quello per cui c’è andata, cioè stare insieme? Perché le avete fatte aprire, eravate ubriachi o interessati? A Ibiza, capitale delle discoteche europee, hanno avuto il coraggio di tenerle chiuse, qui ogni zona poteva decidere in funzione dei casi della regione. Perché nei locali al mare (gli unici aperti) si sa che ci vanno solo i ragazzi del posto, non i turisti. “I ragazzi hanno diritto di vivere”, dicono i paraculi. I ragazzi hanno migliaia di altri modi per divertirsi. Correndo qualche rischio, certo, perché è assurdo pensare di chiudersi in un bunker. Ma è stupido favorire i problemi. “Il settore è in crisi”. Certo, e ovviamente mi dispiace, ci ho passato buona parte della mia vita, ma a parte Amazon conoscete qualche attività che non abbia avuto problemi da questa situazione?

Un post condiviso da Linus (@linus_dj) in data: 16 Ago 2020 alle ore 10:28 PDT

Linus, non usa mezzi termini riguardo ad un’apertura delle discoteche che già di suo era molto problematica. Del resto le discoteche sono nate per unire i giovani ed evitare gli assembramenti è quasi impossibile. Stupido dunque pensare di chiudere, se già aprendo sarebbe nato alla fonte. La chiusura delle discoteche fin dall’inizio per Linus è necessaria.

Gabry Ponte: “Ce lo meritiamo”

“Avete fatto i co…. e questo è il risultato. Usare il buon senso era tanto difficile?”, poche semplici parole che messe insieme sono sicuramente meno eloquenti.

Eppure riescono con facilità a illustrare la tanta superficialità dei giovani e meno giovani che in questi ultimi mesi hanno avuto. Come Linus, anche Gabry Ponte dunque dice indirettamente che tutti questi contagi si potevano evitare con dei comportamenti adeguati e tanto buon senso.

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Un post condiviso da gabry ponte (@gabryponte) in data: 16 Ago 2020 alle ore 11:48 PDT