> > Luke Rhodes, il nuovo singolo: "Un incoraggiamento a non arrendersi"

Luke Rhodes, il nuovo singolo: "Un incoraggiamento a non arrendersi"

Luke Rhodes Look at me now

Nell'intervista esclusiva, Luke Rhodes descrive il singolo "Look at me now": "Un incoraggiamento a essere fieri di sé stessi, anche nel fallimento".

Di fronte alle difficoltà della vita e a ostacoli apparentemente insormontabili, è la resa la strada più semplice da imboccare. Eppure, nuove opportunità sono sempre dietro l’angolo. Lo sa bene il cantautore Luke Rhodes, che nel suo nuovo singolo, “Look at me now”, trasforma in melodie sensazioni interiori vissute in prima persona. Un viaggio introspettivo dà vita a un progetto musicale autobiografico. Una rivincita dopo un periodo negativo, un messaggio di speranza e uno sprono affinché non si abbandonino le proprie passioni più vive. Nell’intervista esclusiva, Luke Rhodes ha descritto “Look at me now”, ha raccontato il difficile bivio nel quale si è trovato, ha confidato le sue paure più intime e qualcosa in più sulla sua persona.

Nel brano, Luke dà voce alle sue paure, immaginando un ipotetico dialogo con una persona che un tempo faceva parte della sua vita. Mentre l’altro ha abbandonato i sogni che li univano, il protagonista è rimasto fedele a sé stesso e alle sue scelte, pur consapevole della fatica e dei sacrifici necessari per raggiungere il traguardo prefissato.

Luke Rhodes, nuovo singolo

“Ho scritto questo brano nel 2018, un anno non semplice per me, in cui mi dicevo che se non avevo sfondato nella musica fino a quel momento allora non sarebbe mai successo”. Così Luke Rhodes ha spiegato l’incipit del percorso che ha dato vita a “Look at me now”. In questo modo, la canzone “è diventata il mio inno per scongiurare questi pensieri e acquisire consapevolezza del fatto che se avessi intrapreso una strada alternativa e abbandonato la musica, sarei stato molto più infelice”. Per ottenere un agio economico non dobbiamo dimenticarci della nostra serenità. La sicurezza economica di un lavoro stabile si scontra con la passione che muove e alimenta la nostra anima. Di fronte all’inevitabile bivio della vita, cosa sceglieremmo? Preferiamo grandi cifre o abbiamo più a cuore la nostra felicità? A tal proposito, Luke non ha dubbi: non ha chiuso in un cassetto la sua passione per la musica, che porta avanti dall’età di 6 anni, e così offre un importante messaggio di forza e speranza. Spesso è facile lasciarsi soggiogare da frustrazioni e sconforto, scegliendo così la strada più facile (o solo apparentemente tale). “Look At Me Now” è “un incoraggiamento essere fieri di sé stessi anche nel fallimento, perché si ha avuto il coraggio di continuare a perseguire i propri obiettivi nonostante tutto”.

“Per la mia musica seguo sempre la regola “scrivi di ciò che sai”. Ai brani amorosi mi piace alternare canzoni in cui cerco di trarre un insegnamento da vicende di cui sono stato protagonista. In questo modo provo a esorcizzare esperienze vissute, traendo da esse qualcosa di positivo. Voglio spezzare la monotonia”, ha spiegato Luke. Romanzando episodi vissuti, costruisce testi che ben si conciliano con un sound fresco e radiofonico e con un messaggio di grande spessore.

Credere nei propri sogni

Il nuovo brano composto da Luke diventa un messaggio universale nel quale ciascuno ci si può riconoscere. “Spendendo molte più energie e passando più notti insonni, ritaglio del tempo a me stesso e faccio tante cose per la musica, vivendo di essa e grazie a essa”. Quindi ha sottolineato: Non mi pento della scelta fatta: bisogna scendere a molti compromessi e fare tanti sacrifici, ma tutto viene ricompensato e la gratificazione è doppia. In definitiva, “Look at me now” per il suo autore è “una rassicurazione”: “Sono un cantante emergente, non sono diverso da chi decide di intraprendere un percorso simile al mio. Al contempo però, ho già ottenuto delle belle soddisfazioni. Sono quell’anello centrale che può essere preso come figura di comparazione, soprattutto per chi sta pensando di abbandonare i propri sogni perché è troppo difficile raggiungerli”.

“Look at me now”, ha aggiunto Luke, “spiega che la strada è ancora lunga, ma si vive meglio se si inseguono i propri sogni e non imboccando la strada più facile. Il brano è convincente proprio perché viene da un emergente e non da un artista già affermato.

Chi è Luke Rhodes?

Luke Rhodes si avvicina alla musica a soli 6 anni, quando inizia a cantare e suonare la chitarra da autodidatta. Da adolescente approfondisce la sua passione, imparando a suonare il pianoforte e cominciando a scrivere canzoni in inglese. Ancora giovanissimo, ha anche affinato la tecnica del suono e il videomaking. Così ha deciso di aprire un suo canale YouTube, dove pubblica cover. Nel 2016 lascia le Marche e approda a Roma, dove inizia a suonare nei pub e per le vie del centro. È in questo periodo che scrive il suo primo vero album, con testi autobiografici. Nel 2017 incontra il produttore Sam Wells, con cui intraprende una collaborazione ed esce con il suo primo singolo “Missed It”. Negli anni successivi, continua a suonare per locali e teatri romani, sempre alla ricerca di uno stile nuovo e personale, con uno sguardo alle influenze RnB. “Look At Me Now” è il suo secondo singolo.

Ed è proprio nel suo nuovo brano che Luke dialoga con sé stesso e affronta i timori che più lo attanagliano. Ma quali sono le sue più grandi paure? “Temo un giorno, in futuro, di trovarmi a lavorare in ufficio, costretto a dire ai miei figli: “Da giovane volevo fare il cantante”. Questa immagine mi terrorizza, perché significherebbe aver rinunciato ed essermi arreso. Significherebbe essere diventato quello che non vorrei mai essere. Una seconda grande paura di Luke è la solitudine. “La persona alla quale faccio riferimento in “Look at me now” non è la sola a essersi allontanata da me e dalla mia vita. Intraprendendo la strada della musica, vedo molto meno i miei amici, perché ho dovuto allontanarmi dalla città in cui sono cresciuto e in cui ancora ho le mie amicizie. Al contempo, sto cambiando il rapporto con gli altri. Faccio tesoro di ciò che gli altri offrono, ma sto imparando anche a “bastarmi”. È importante stare bene con sé stessi: si tratta di un concetto che tutti dovremmo introiettare. Per questo motivo, ho deciso di farne riferimento nel mio secondo singolo”, ha dichiarato.

Luke Rhodes Look at me now

A tal proposito, ha aggiunto: “Siamo abituati a vedere l’altro come una colonna portante della nostra vita, un bastone indispensabile per stare in piedi”. Nella nostra vita dobbiamo valorizzare chi sa essere di profondo aiuto e sa donare affetto sincero. L’altro è un toccasana nell’esistenza di ciascuno di noi, ma “dobbiamo anche essere in grado di vivere stando soli con noi stessi”. E ancora: “L’amore e le amicizie sono importantissime, ma se per un periodo dovessero mancare, dobbiamo essere in grado di andare avanti anche da soli. In caso contrario, significa che non abbiamo un sano rapporto con noi stessi”.

Nel videoclip ufficiale Luke mostra le diverse visioni di sé e a tal proposito ha raccontato: Il lato di me che preferisco è quello che guarda al futuro. Quello che, al contrario, apprezzo di meno e vorrei accantonare è quello legato al passato. Sto accettando quello che ero un tempo, quando ero molto timido. Ma è così che ho perso tante occasioni. Ho dovuto cambiare perché servono abilità sociali per il mio mestiere. Assumere un nuovo atteggiamento è stato liberatorio. Lo si vede anche nel videoclip, che è il primo in cui ballo. Volendo diventare un cantante pop internazionale, mi sono adattato all’esigenza. Mi sono messo in gioco anche in questo campo”.

Luke Rhodes Look at me now

I nuovi progetti

Con l’autunno sono in arrivo nuovi progetti, alternati a “live e promozione di “Look at me now”. Stare per troppo tempo lontano dal palco rischia di far arrugginire”. La vita di un artista si compone anche del contatto con il pubblico. per questo motivo, l’augurio di Luke è quello di tornare a suonare in sicurezza e che l’emergenza coronavirus possa attenuarsi, nonostante i numeri in crescita in Italia e in molti altri Paesi.

“Voglio far uscire dei singoli con cadenza più regolare. Il rischio, se così non facessi, è di essere accantonati nella mente degli ascoltatori. In caso contrario si cresce maggiormente e si è più facilmente ricordati. Al contempo, voglio produrre tanto materiale inedito che può tornare utile per un futuro album, in attesa di un produttore che possa accompagnarmi in questo percorso”, ha aggiunto.