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Paola Saulino: "Un tizio mi ha pagato 500€ per urinare sulla sua pancia"

paola saulino

Secondo Paola Saulino urinare sugli uomini non è una pratica da collegare ai rapporti intimi e racconta la sua personale esperienza con un cliente.

Tra le particolari richieste dei suoi clienti, Paola Saulino ha voluto ricordare e raccontare in un’intervista di quella volta che un uomo le ha chiesto di urinare sulla sua pancia per una cifra di 500 euro. “A me non costava nulla” commenta la ragazza e, poi, precisa “Ma quando andavo in bagno dicevo “Quanti soldi sto perdendo!””.

Paola Saulino: “Pagata per urinare sugli uomini”

Paola sembra avere le idee chiare in ogni ambito della sua vita dalla vita professionale, alla sua vita privata. Infatti, per lei urinare non può essere una pratica collegata ai rapporti intimi, anzi. Proprio su queste tecniche, che vanno oltre la tradizione, la modella si dice contraria. Così come contraria sembra essere nei confronti dei film a luci rosse e considera tutti i suoi attori dei “brufoloni”, compreso il re Rocco Siffredi. La ragazza, classe 1991, si vuole dissociare da tutto quel mondo e, infatti, come afferma lei stessa, non ha mai preso parte a uno.

Il motivo? Per mancanza di sensualità e per l’umiliazione femminile “le donne sono trattate come schiave”. Malgrado non appaia su uno schermo di un pc, l’aspirante attrice ha un numeroso seguito sui social e nella vita reale. Il suo segreto? Creare contenuti originali e saper essere sempre sulla cresta dell’onda. Un esempio? Il fallo della settimana pubblicato sui social dopo la fine del turno della Serie A. Ma di certo quello più famoso è il tour del sesso orale organizzato in occasione del referendum costituzionale del 2016 di Matteo Renzi. L’ispirazione è arrivata nello stesso anno durante le elezioni americane quando la ragazza abitava ancora a Los Angeles dalla cantante Madonna “disse che avrebbe fatto i pompini a chiunque avesse votato Hilary Clinton, ho visto l’impatto mediatico e ho sfruttato l’onda”. Un successo assicurato visto che tutti i giornali italiani e del mondo ne hanno ampiamente parlato arrivando, addirittura, a farne un documentario in Francia.