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Giulia Luzi: "Il Covid ci ha dato un nuovo modo di dialogare con il pubblico"

Giulia Luzi

Giulia Luzi da I Cesaroni a Tale e Quale Show al featuring con Samuel Storn con la canzone "Mon Amour".

Giulia Luzi è un artista poliedrica, con una carriera cominciata a soli nove anni come doppiatrice del cantato dei prodotti Disney, protagonista nel film di Natale di Tom Hanks “Polar Express”, i “Cesaroni”, “Un medico in famiglia”, nel Musical Romeo e Giulietta- Ama e cambia il mondo, concorrente in Tale e Quale Show di Carlo Conti e nella categoria big, in coppia con Raige, al Festival di Sanremo del 2017. Entrata nel mondo dello spettacolo ancora bambina, quel che sorprende di lei è la sua semplicità fatta di valori e punti di riferimento importanti, quali la famiglia e gli affetti. Il suo nuovo ambizioso progetto discografico è diventato la colonna sonora di un’estate che sembrava non arrivare: Giulia in feat con Samuel Storm ci ha regalato “Mon Amour” un brano da ballare, elegante ed “educato” accompagnato da un video che ne sottolinea la raffinatezza nell’incantevole cornice del mare siciliano e il barocco del Teatro Massimo Bellini di Catania. Un tormentone, che non somiglia ai tormentoni, che ha spopolato sulle radio non solo italiane. Oggi incontriamo Giulia che con Samuel ha finalmente potuto cantare dal vivo il suo Mon Amour, realizzandone anche una incantevole e intima versione acustica e in questi giorni ne ha inciso la versione francese su espressa richiesta di un discografico d’oltralpe che in vacanza in Italia, sentendola per radio, se n’è innamorato.

Giulia, finalmente sei tornata a cantare dal vivo. Che cosa hai provato?

È passato molto tempo dall’ultimo live e avevo davvero tanta voglia di tornare sul palco per cantare finalmente Mon Amour dal vivo. Con Samuel ci siamo esibiti all’Etna Village di Catania e al Premio Ravera di Tolentino ed è stato davvero emozionante. Ci siamo divertiti tantissimo, inoltre abbiamo potuto chiuderci in studio di registrazione a Catania per realizzare una versione acustica di Mon Amour alla quale tenevamo molto. Siamo stati davvero contenti, perché entrambi amiamo che le nostre voci risaltino in una veste così intima, armonizzando l’una con l’altra. Ho accettato di buon grado l’invito, questa volta sola, alle Olimpiadi del Cuore di Paolo Brosio a Forte dei Marmi. Paolo è un caro amico e ho voluto dare il mio contributo a questo evento benefico per raccogliere fondi a favore delle famiglie in difficoltà.

Un anno complicato che ha spiazzato tutti. Che cosa è cambiato per te?

Questo periodo di stop forzato, in cui ogni cosa che davamo per scontata ha dovuto essere rivista e ripensata, mi ha fatto riflettere. Tornare a cantare dal vivo, che per me è di vitale importanza, oggi è carico di tanti rinnovati significati. Guardo ai nuovi e prossimi eventi, in cui forzatamente ci saranno meno persone, con occhi nuovi. Secondo me regalerà una dimensione più intima che, personalmente, non mi dispiace. È affascinante e, al tempo stesso, ci costringe a trovare un nuovo modo di dialogare con il pubblico, in un incontro che può regalare molto.

A cosa stai lavorando?

Abbiamo preparato la versione francese di Mon Amour e ai primi di settembre è uscito in Francia per volontà di un discografico francese che l’ha ascoltata per caso in radio. E’ stata una bellissima sorpresa e conferma che questo pezzo piace davvero anche fuori dai confini italiani, infatti anche la versione originale in tre lingue è già apprezzata molto. Questa è in francese, a parte il cantato di Samuel che rimarrà in inglese, quindi mi auguro che possa sorprenderci ancora. In autunno uscirà un nuovo film di animazione per Netflix, Over The Moon, dove ho doppiato tutte le parti cantate della protagonista. Quando sono impegnata nel doppiaggio, devo ammettere che mi sento a “casa” perché è un ambiente dove mi sento del tutto a mio agio avendo esordito come doppiatrice che ero ancora bambina e pertanto mi diverte sempre molto.

Qual è il tuo segreto?

Sono combattiva, forte e allo stesso tempo molto semplice. Per vivere bene, non mi serve molto e di certo non i beni materiali. Ciò che sono, lo devo ai miei genitori che mi hanno educata amorevolmente aiutandomi a rimanere con i piedi per terra. Loro mi hanno permesso di realizzare i miei sogni, facendo grandi sacrifici per accompagnarmi sui set o in sala d’incisione lasciandomi libera di scegliere la mia strada. Oggi sono felicemente fidanzata con Davide che non ha niente a che vedere con quest’ambiente, ma che mi supporta e accompagna ogni volta che gli è possibile, comprendendone ormai bene le dinamiche. Se oggi sono qui a fare il “mio” mestiere è grazie alla mia famiglia, consapevole che senza il loro appoggio non sarebbe stato possibile oltreché alla comprensione smisurata di Davide.

Cosa c’è nel tuo futuro?

Sto studiando Arti dello Spettacolo e vorrei portare a termine gli studi. In questi giorni festeggerò tre anni di fidanzamento con Davide, traguardo del quale sono molto orgogliosa. Mi sto dedicando con tutta me stessa a questo nuovo progetto discografico al quale tengo davvero molto e per il quale ho un grande sogno nel cassetto: tornare a Sanremo come solista. La prima volta ero molto giovane e in duo con Raige, oggi credo di avere raggiunto la maturità artistica per presentarmi da sola e con la mia musica.