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ClioMakeUp, polemica sui correttori: "Non inclusivi per chi ha la pelle scura"

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ClioMakeUp è stata travolta da un'ondata di critiche per la sua nuova linea di correttori, giudicata "poco inclusiva" dagli utenti.

ClioMakeUp, alias Clio Zammatteo, è stata travolta da un’ondata di polemiche in rete per via della sua nuova linea di correttori che, stando ai detrattori sui social, non sarebbero inclusivi per le persone di colore.

ClioMakeUp: la polemica sui correttori

Il nuovo lancio di correttori realizzati da ClioMakeUp ha fin da subito attirato le critiche da parte dei numerosi followers della make up artisti, che hanno constato come le colorazioni non siano assolutamente indicate per coloro che abbiano la pelle scura. Ovviamente c’è anche chi ha sostenuto Clio affermando che probabilmente la decisione di realizzare i correttori solo in tonalità chiare sia dovuta ad esigenze di mercato (le acquirenti maggiori dei prodotti di ClioMakeUp sarebbero donne con la pelle chiara).

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Un post condiviso da Clio (@cliomakeup_official) in data: 6 Ott 2020 alle ore 3:02 PDT

In tanti sotto al video di presentazione del nuovo prodotto hanno fatto notare alla make up artist che la selezione fornita di correttori non sarebbe assolutamente in grado di soddisfare le esigenze di coloro che abbiano la pelle più scura. Lei risponderà alle osservazioni dei suoi numerosi followers? ClioMakeUp ha annunciato che presto tornerà in Italia. Da anni lei e suo marito si erano trasferiti negli States, ma a causa dell’emergenza Coronavirus i due hanno deciso di riavvicinarsi alle loro famiglie insieme alle loro due bambine, Grace e Joy, entrambe nate negli Stati Uniti.

Rettifica del 9 ottobre 2020

Su richiesta dell’ufficio legale di ClioMakeUp, chiariamo che è sufficiente visionare il video di presentazione della linea, presente online sin dal giorno del lancio dei prodotti, per constatare che le colorazioni dedicate a chi ha la pelle diversa da quella “chiara” superano addirittura la metà delle colorazioni presenti. È dunque evidente che la linea di correttori è tutt’altro che “non inclusiva” o “razzista”.