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Silvia Nair, nuovo album: "Da un periodo buio ho tratto grande vitalità"

Silvia Nair luci e ombre

Nell’intervista esclusiva Silvia Nair ha descritto le sue emozioni più intime e ha parlato della collaborazione con Vittorio Grigolo e David Garrett.

Fine sensibilità umana, connubio di altruismo e delicatezza, lei fa della bontà d’animo il suo cavallo di battaglia e della fine raffinatezza artistica il suo più grande punto di forza. Dopo il singolo “Ho visto un sogno”, nell’intervista esclusiva Silvia Nair ha presentato il suo nuovo album, “Luci e ombre”. Nel disco trasforma in melodia vissuti assolutamente autobiografici, in cui tutti possono riconoscersi. Con la sua pura autenticità, affronta temi importanti e invia messaggi speciali dei quali fare tesoro. Confida le fragilità che ci attanagliano nei momenti più squilibrati della nostra vita, dove a prendere il sopravvento sono incertezza e sconforto. Dedica il suo amore incondizionato per la madre e descrive il carattere totalizzante di un amore sincero e profondo, che lascia un segno indelebile e dà vita a un legame veramente indissolubile. Special guest del suo disco sono Vittorio Grigolo, celebre tenore ed ex caposquadra di Amici, e il grande violinista David Garrett.

Silvia Nair racconta “Luci e ombre”

Una chiacchierata intensa, come intenso è il suo terzo progetto discografico. Fiera della maturità raggiunta, Silvia Nair ha parlato di “Luci e ombre” e dell’avvio di un progetto variopinto e originale. La cantante, che non si limita a guardare ma vuole “vedere” a fondo delle cose, invita ad “ascoltare” davvero ciò che ci circonda, non limitandosi a “sentire”. Con la sua sensibilità, penetra con curiosità negli attimi più importanti, facendoli diventare musica.

“Un album ricco e intenso, pop e rock-sinfonico al contempo. Il fil rouge è dato dalla presenza dell’orchestra sinfonica e dalla sonorità densa, che alterna momenti esplosivi e dirompenti a quelli più delicati. La mia vocalità non è solo legata allo stupore, usata con potenza e acuti. Mi piace usare la voce come un pittore si serve della sua tavolozza: voglio creare sfumature delicate. Il mio obiettivo è quello di trattare temi importanti e non cadere nello scontato. Mi stacco dalla quotidianità, ma mi lascio molto condizionare dal mio vissuto, cercando di estrarne un significato generale. Do ai testi (e alle tematiche che trattano) un valore universale”, ha spiegato Silvia Nair parlando di “Luci e ombre”. Il nuovo album si apre con “Tra lucidità e follia”, in cui “faccio una fotografia dei momenti critici che tutti noi attraversiamo, quando non sappiamo più dove andare. Ci si trova in bilico tra momenti in cui ci sentiamo fragili e altri in cui ci facciamo valere per la nostra forza”. Quindi ha aggiunto: “I miei album richiedono una lunga gestazione. Sono le mie creature e sono volute come un figlio. Curo ogni dettaglio: ogni canzone è ispirata a emozioni vere, sia positive sia negative perché tale è la vita. Nessun brano è costruito a tavolino. Tengo moltissimo al post produzione. Il merito è anche della mia casa discografica, Ala Bianca. Grande attenzione ai videoclip: “Penso io al soggetto e poi mi confronto con il regista. Così realizziamo qualcosa di impatto e dal carattere cinematografico.

Silvia Nair luci e ombre

Poi Silvia Nair, descrivendo “Luci e ombre”, ha confidato: “L’album nasce in uno dei periodi più bui e difficili della mia vita. Ogni nota e ogni parola è autobiografica: sentita, vissuta e marchiata a fuoco su di me. Si tratta di un disco vero: c’è la potenza, l’esplosione e l’apoteosi del suono, ma anche tanta verità. Tutti noi abbiamo luci e ombre che ci contraddistinguono e ci accompagnano nel viaggio della vita”.

“In un periodo così difficile e delicato, incertezza e dubbi sul futuro sono le mie ombre”, confida Silvia. E ancora: Non posso fare progetti a lungo termine e questo mi mette ansia”. Ma è fiera della luce che ha dentro: “È la mia forza. Ho una grande capacità di sognare e vedere oltre: devo superare l’ostacolo del momento. Sono piena di vitalità ed energia: ho voglia, gioia e bisogno di vivere. Serve coraggio e voglia di andare avanti, nonostante le cadute e la paura”. Vestendo i panni di artista, Silvia non nasconde il timore di “non arrivare al pubblico, non riuscire a fare concerti e non avere contatto diretto con i fan a causa dell’emergenza sanitaria”. A tal proposito, spera vengano tolti i paletti – soprattutto mediatici – che sbarrano la strada a generi talvolta non sufficientemente promossi e valorizzati. Da parte di alcuni critici e media, si mette in atto una sorta di “razzismo e dittatura musicale, che soffocano sul nascere l’originalità di certe sonorità”, è il giusto sfogo di Silvia. Ma il pubblico è poliedrico e curioso.

Silvia Nair luci e ombre

Il mondo interiore di Silvia

Dal nuovo album Silvia traccia un mondo interiore variopinto. Ma qual è il quello della cantante? “Dentro di me ho sensazioni contrastanti. Ho la mia consueta gioia e voglia di vivere. Spero che la mia energia non venga mai a mancare”, ha spiegato. La vitalità è un carattere essenziale della sua personalità e ha sempre nel cuore un sogno speciale che è motore della vita: “Ho visto un sogno: ho visto qualcosa di concreto che per me è una bussola fondamentale”. Non nasconde neppure che il suo mondo interiore è tormentato dalla “rabbia”. Ma precisa: “Non si tratta di rabbia distruttiva, che ti logora e consuma. Prendo il valore più positivo di questo sentimento e ne traggo la forza per non arrendermi”.

Al rock-sinfonico che caratterizza molte delle sue canzoni alterna un momento molto intenso: “Sono io con il pianoforte, è un momento in cui tutto si spoglia, è un’orchestra d’archi per niente invasiva. Al contrario, è un colore che ti avvolge. Si tratta del brano “Ti rivedrò”. Io lo dedico alla mia mamma, che purtroppo è venuta a mancare. Il nostro è un legame indissolubile, che porterò sempre con me. Provo nostalgia e spesso un sentimento di solitudine, ma ho anche tanta voglia di amare. Il testo è semplice, perché i sentimenti più veri devono essere diretti, non servono “paroloni”. Mia mamma mi ha sempre capita e sostenuta psicologicamente. Agli inizi della mia carriera è stato molto importante per me anche l’aiuto economico che mi ha offerto. L’ho sempre resa partecipe delle mie produzioni, ma purtroppo di questo album non ha sentito nemmeno una nota”, ha raccontato Silvia con una voce soffusa di tristezza e malinconia, ma dalla quale traspare un affetto sconfinato, puro, profondo e sincero. Lei stessa ha precisato: “Quando penso a lei provo grande nostalgia, ma anche infinito amore. Mi ha trasmesso tanta forza di vivere e andare avanti”.

La collaborazione con Vittorio Grigolo e David Garrett

È per una canzone d’amore autobiografica che Silvia Nair ha voluto al suo fianco due pilastri della musica. “Ho descritto un grande amore e una grande passione. Il rapporto è finito per una serie di motivi, ma questa persona sa che io sarò sempre presente. Ho dedicato la canzone al grande amore della mia vita, con il quale si era creata una simbiosi speciale. Le nostre anime si erano davvero intersecate fra loro. Diversi fattori hanno portato alla fine della nostra relazione, ma il legame creato resta indissolubile”, ha detto la cantante parlando di “Mi trovi sempre qui”.

Sulla collaborazione con Vittorio Grigolo e David Garrett ha raccontato: “Sono due grandi special guest. Vittorio è esuberante sia sul palcoscenico sia nella vita. Anche lui, come me, si caratterizza per una vitalità incontrollabile. Non a caso è considerato il proseguo di Pavarotti: la sua vocalità è grandiosa. Grigolo è un artista unico ed è uno showman. La sua personalità è davvero travolgente. Ma per cantare “Mi trovi sempre qui” si è messo a nudo, offrendomi tutta la sua intensità. La musica lo ha emozionato e dalle parole che ho scritto è rimasto colpito. Grande showman è anche David Garrett, dal fascino e dalla personalità artistica sopraffini. Entrambi per questo brano mi hanno dato tanta intimità.

Silvia Nair luci e ombre

I progetti di Silvia Nair

Desidera incontrare nuovamente i suoi fan ed esibirsi in concerto, ma a causa dell’emergenza sanitaria che nel nostro Paese segue un andamento in rialzo, Silvia teme che “non potranno esserci concerti fino al 2021”. Entusiasta del suo nuovo album, ha rassicurato gli ascoltatori: “Stiamo pensando a una presentazione via streaming, così da far conoscere la mia nuova opera, che è l’album della maturità e ci tengo a divulgarlo il più possibile”.

Quindi ha ricordato: “Il 1 ottobre abbiamo presentato al Lucca Film Festival e Europa Cinema un thriller psicologico-drammatico per il quale ho realizzato la colonna sonora, che al fianco della narrazione assume un ruolo fondamentale. Ho lavorato anche alla colonna sonora de “El numero nueve”, anticipato su Amazon Prime e poi proiettato su Sky. È il docufilm dedicato al campione argentino Gabriel Batistuta, per il quale ho scritto anche il brano “Freedom”. Infine, su La7, ad “Atlantide”, il programma di approfondimento condotto da Purgatori, si parlerà de “Il Triangolo della Morte – I Mostri di Firenze”, per il quale – ancora una volta – mi sono occupata della colonna sonora”. Così Silvia Nair, oltre alla contentezza per l’uscita di “Luci e ombre”, ha espresso la grande soddisfazione per essere riuscita a fare musica per il cinema, che è un’altra sua grande passione.