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Elisa, terminato il tour: incassi totalmente a musicisti e crew

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"Ho rinunciato ad un compenso economico: tutto il ricavato del tour è andato a musicisti e crew", ha rivelato Elisa.

La pandemia di Coronavirus ha messo in difficoltà un gran numero di lavoratori, tra cui anche quelli del settore dello spettacolo. Il Governo, infatti, ha inizialmente annullato gli eventi e successivamente ridotto ai minimi termini il numero di spettatori. Da questo momento difficoltà nasce il bel gesto di Elisa. La cantante ha scelto di donare il ricavato del suo tour interamente alla crew.

Il gesto di Elisa

Uno stipendio raddoppiato per i musicisti e i membri della crew di Elisa, che l’hanno accompagnata in un tour limitato. Per loro, così, sarà come avere percepito i guadagni per tutto l’anno. Questo il bel gesto della cantante, che ha voluto ringraziare pubblicamente coloro che le sono stati vicini in questi mesi e ricordare le difficoltà che i lavoratori stanno vivendo giorno per giorno.

Il tour – ha scritto l’artista in un post su Facebook – si è concluso e sono felice e grata a tutte le persone che lo hanno reso possibile. In primis Voi. Ringrazio la mia agenzia live F&P e Ferdinando Salzano e il mio management Stefano Settepani per aver rinunciato insieme a me a percepire un compenso economico. Tutto il ricavato è andato a musicisti e crew, che sono stati pagati il doppio, simulando un tour di una durata un po’ più lunga e con un guadagno quindi più cospicuo.
La mia ricompensa è quella di sapere di aver fatto una cosa utile e a mio parere giusta.
Come ho già detto, penso che sia fondamentale lavorare tra cittadini e governo alla formazione di un database preciso e dettagliato per regolarizzare tutte le professioni e le categorie del settore dello spettacolo, nella trasparenza più totale, per poter gestire al meglio anche tutti i fondi di emergenza. Fondi che per fare davvero la differenza, a mio parere dovrebbero avere una cadenza mensile, come degli stipendi. Si dovrebbe trovare una formula per distribuirli in base alla dichiarazione dei redditi dell’anno o degli anni precedenti.

La realtà è che la crisi la possiamo combattere con il realismo e la trasparenza e mettendo le risorse là dove servono e non dove non fanno alcuna differenza. Non si dovrebbe fare finta di niente. Abbiamo un problema. Ci sono molti modi per risolverlo tranne – conclude – il negare che esista nella sua complessità“.