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Chiambretti contro chi nega il coronavirus: "L'ho visto con i miei occhi"

Chiambretti da Giletti

"Quando sento dire da qualcuno che il Covid non esiste rimango sconvolto e disgustato", ha detto Piero Chiambretti ai microfoni di Rtl.

Dopo essere stato ospite a Verissimo, Piero Chiambretti intervistato da Giletti a Rtl 102.5 ha confidato le difficoltà vissute nel pieno dell’emergenza sanitaria e contro chi nega l’esistenza del coronavirus, il celebre presentatore ha dichiarato: La situazione è grave. Io ho vissuto un dramma personale e ho visto con i miei occhi che cosa è il Covid in ospedale”. Quindi ha ricordato: “Ho visto morire mia mamma in quattro, cinque giorni”. “Rimango sconvolto e disgustato quando sento dire da qualcuno che il Covid non esiste, che è una macchinazione internazionale per mettere in ginocchio l’economia del mondo”, è il suo commento.

Chiambretti si racconta da Giletti

Intervenuto al programma radiofonico Giletti 102.5, l’attuale conduttore di Tiki Taka ha commentato l’attuale situazione di emergenza sanitaria. Sono sorpreso che tutti siano sorpresi, perché quando a maggio la situazione si era un pochino normalizzata, i virologi, quelli veri e quelli presunti dicevano che ci sarebbe stata una ricaduta a ottobre. Se il pronostico era così convincente bisognava attrezzarsi psicologicamente e da un punto di vista organizzativo. Invece, non mi sembra sia così e questa è l’unica vera grande pecca di questo governo, al di là del colore che interessa pochissimo. Io non voto da 10 anni quindi non ho una simpatia così attenta di chi parla”, sono state le sue parole.

Lui che il virus lo ha contratto non ha nascosto il dolore che ha vissuto. Il Covid-19 non guarda in faccia nessuno. Colpisce il presidente degli Stati Uniti, calciatori, uomini di grande potere”. Lo stesso Chiambretti ha raccomandato massima accortezza. Dobbiamo stare molto attenti, il miglior protocollo siamo noi. Dobbiamo capire che finché dobbiamo combattere il Covid, dobbiamo fare quello che ci dicono. Se dovessero dirci di mettere la mascherina in casa, se dovesse essere utile a risolvere il problema, la dovremmo mettere”. Quindi ha aggiunto: “Finché esistono gli inventori degli aperitivi, delle tartine e delle serate nei giardini e nelle terrazze con 30/40 persone dove non c’è uno che porta la mascherina, sarà difficile che il Governo, il Cts e Bill Gates risolvano il problema”.

Sui giorni del ricovero ha raccontato: “In quei momenti il telefono è l’unica cosa che ti tiene attaccato a una realtà a te familiare. Quindi nei momenti più difficili giravo dei video di come ero conciato, la maschera, le cicatrici, gli aghi nelle braccia. Quando ogni tanto vado a rivederli, intanto non mi riconosco e solo adesso mi rendo conto di quello che ho rischiato”.

Non ha mai nascosto il dolore subito per la morte della mamma, alla quale era legatissimo. “Anche sulla morte di mia madre lì per lì io non ho vissuto un vero e proprio dolore, l’ho vissuto quando sono tornato a casa guarito. Se mettessi questi video in rete basterebbero per zittire molti di oggi”, ha confidato.