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Cannavacciuolo contro un nuovo lockdown: "La ristorazione non lo merita"

Antonino Cannavacciuolo lockdown

"Noi ristoratori da maggio abbiamo rispettato tutte le leggi. Ora rischiamo di chiudere di nuovo. Non ce lo meritiamo proprio", ha dichiarato lo chef.

Dopo il Dpcm del 18 ottobre, il governo ha già reso nota la bozza del nuovo Dpcm, con il quale verranno imposte ulteriori restrizioni al settore della ristorazione. Non ci sta Antonino Cannavacciuolo, celebre chef partenopeo che con Villa Crespi ha coronato il suo successo in Italia e nel mondo, il quale ha criticato la scelta di imporre un nuovo lockdown alla ristorazione. Il settore, infatti, risente fortemente della crisi economica successiva all’emergenza sanitaria. Le restrizioni volute per bar e ristoranti, unitamente al clima di terrore ormai molto diffuso fra i cittadini, fanno sì che il settore si regga a fatica.

Antonino Cannavacciuolo contro un nuovo lockdown

Intervistato dal Corriere della Sera per “Cook”, il suo mensile di cucina, Antonino Cannavacciuolo ha confidato le difficoltà del lockdown e le dure conseguenze successive alla chiusura. Scongiurando nuove restrizioni, ha commentato:A questo punto non ci si doveva nemmeno arrivare. Noi ristoratori da maggio abbiamo rispettato tutte le leggi, ridotto i coperti, distanziato, riaperto in sicurezza e ora rischiamo di dover chiudere di nuovo? No, non ce lo meritiamo proprio.

Lo chef del ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio, in provincia di Novara, ha aggiunto: “Ora anche qui da noi, come già in Lombardia, i clienti dovranno arrivare e andare via mezz’ora prima del solito. Ci organizzeremo come abbiamo sempre fatto. Intanto già da prima, anche per far sentire al sicuro i clienti, i tavoli da otto non li facciamo più e quelli da quattro sono diventati da due. Dopo di che, però, perché ci siamo ridotti così? Quest’estate abbiamo visto feste ovunque, barche piene… E i ristoratori che hanno, giustamente, rispettato le regole ora si trovano di nuovo a rischio chiusura. No, bisognava evitare di allentare troppo nei mesi scorsi”. Cannavacciuolo ha anche sottolineato i meriti dell’Italia, che, a sua detta, ha fatto un ottimo lavoro chiudendosi per mesi. All’estero, invece, dove hanno aperto troppo presto o non hanno mai chiuso stanno peggio di noi”. Ma ha precisato: “Questo vantaggio non andava sprecato”.

Villa Crespi e la stella Michelin

Intanto a Villa Crespi sono nate le ricette della nuova collana. “Io stesso, quando ho cominciato da ragazzo, compravo solo ricettari con le immagini di tutte le fasi”, ha commentato. Il famoso chef ha aperto il suo ristorante nel 1999 insieme alla moglie Cinzia. Ormai compiuti i suoi primi 20 anni di attività, Cannavacciuolo e il suo staff puntano sempre più alto, tra eleganza e qualità. Parlando della terza stella Michelin, ha dichiarato: “Se mi arriva sono l’uomo più felice del mondo. Ma non vivo per quella”.

Tuttavia, ha precisato con orgoglio: Se a novembre arriva festeggio alla grande: faccio il bagno nella piscina del ristorante. Sarebbe un grande riconoscimento umano, soprattutto per i ragazzi che lavorano con me. Però non vivo per averla, ma per fare bene ogni giorno. Perché non è mai arrivata? Bisogna chiederlo alla Michelin. Se lo sapessi, avrei già corretto il tiro. Abbiamo già investito in tutto, dalla sala alla cantina, dopo di che siamo già i primi in Italia in molte classifiche. I clienti sono convinti che siamo tra i migliori e tanti colleghi parlano bene di me. Significa che qualcosa di buono l’ho fatto. Sarà poi il tempo ad aggiustare tutto”.

I prossimi progetti di Antonino Cannavacciuolo

L’emergenza coronavirus lo ha costretto a rimandare alcuni progetti. Tra questi, c’è l’apertura dell’albergo a Vico Equense, la quale è slittata all’anno prossimo, forse a marzo o aprile. “Il cantiere è fermo, ma mi viene quasi da ridere. La frazione di Ticciano, dove si trova l’albergo, è l’unico posto già in lockdown”, ha commentato Cannavacciuolo. Intanto si prepara per la nuova stagione di Antonino Chef Academy, che andrà in onda dal 27 ottobre su Sky Uno, e pensa ad aprire un locale con tutti i vincitori del talent. “La nostra brigata è una grande famiglia: quando si entra, difficilmente si lascia”. E sul primo vincitore del suo programma, Davide Marzullo, ha fatto sapere: “È molto bravo e concentrato. Si è guadagnato una postazione di lavoro importante, alle cotture. Tra qualche anno, allora, dopo cinque o sei edizioni del programma potrei anche aprire un locale con in brigata tutti i vincitori dell’Academy”.

Si stanno per concludere anche le riprese della nuova stagione di MasterChef. “Come smetto le riprese mi rimetto a dieta”, ha annunciato Antonino Cannavacciuolo, che durante il lockdown aveva perso trenta kg. “Difficile seguire la dieta durante le riprese. Però sono sempre venti chili in meno rispetto a quando ho cominciato. Comunque, tempo venti giorni e ricomincio. Mi rimetto anche a correre, cinque giorni alla settimana, di mattina presto. Sto molto meglio”, ha aggiunto. Come è riuscito a perdere così tanti chili? Nessuna dieta particolare, ho ridotto in modo drastico le quantità. Prima mangiavo veramente troppo, ora sto semplicemente tornando umano, ha spiegato.