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Marco Di Noia: "Cantando con i robot ho realizzato il mio nuovo EP"

Marco Di Noia La sovranità dei robot

Al fianco dell'Istituto Italiano di Tecnologia e del robot-pianista di Matteo Suzzi, è nato il nuovo EP del cantautore milanese Marco Di Noia.

Dopo il successo di un progetto lungimirante, originale e ambizioso, Marco Di Noia realizza il suo nuovo EP, “La sovranità dei robot”. L’EP è un viaggio alla scoperta della tecnologia, un progetto all’avanguardia come era Leonardo Da Vinci, al quale il cantante ha dedicato il suo EP precedente. Un fil rouge li unisce e Marco Di Noia testimonia ancora piena maturità artistica, un grande coraggio e un profondo spirito intraprendente. Da giovedì 22 ottobre è tornato sulle scene con un progetto originale dedicato ai robot e suonato insieme a due dei più famosi robot del mondo. Il suo nuovo EP, infatti, è frutto di un esperimento complesso e meravigliosamente perfezionista. Nell’intervista esclusiva, Marco Di Noia ha descritto il lavoro intrapreso per portare alla luce “La sovranità dei robot”, un progetto davvero originale nello scenario contemporaneo, molto lungimirante e avanguardista.

L’EP vede la partecipazione del celebre robot iCub, la piattaforma più diffusa al mondo per la ricerca nel campo della robotica umanoide creata e realizzata dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e di Teotronico, il robot-pianista sviluppato da Matteo Suzzi. Ad arricchirlo, inoltre, ci sono i featuring con il chitarrista Renato Caruso e la violoncellista Giulia Monti, la quale vanta collaborazioni con artisti come Laura Pausini, Malika Ayane e Michael Bublè. “Abbiamo unito le versioni acustiche dei loro strumenti a quelle fatte con i virtual instruments. Abbiamo creato così creato i nostri audio replicanti da mettere nella canzone”, ha spiegato il cantautore nel corso dell’intervista.

I cinque brani che compongono l’EP sono dedicati ad alcuni dei più famosi androidi, replicanti, cyborg e intelligenze artificiali resi celebri da cinema e letteratura. Le leggi della robotica di Isaac Asimov, il film “Blade Runner”, “Star Wars” e la serie tv “Westworld” offrono a Marco Di Noia lo spunto giusto per affrontare temi ampi e significativi, come il rapporto tra uomo e tecnologia, la temuta supremazia della macchina sull’essere umano, fino a cimentarsi nella definizione di essere vivente, ad approfondire il vasto concetto di “evoluzione”, il lato oscuro che risiede nell’animo di ogni persona, per arrivare alla provocazione di affidare il governo del pianeta all’intelligenza artificiale.

Marco Di Noia, “La sovranità dei robot”

Un’esperienza unica ed entusiasmante quella intrapresa da Marco Di Noia. Sul progetto che ha dato vita a “La sovranità dei robot” ha commentato: Lavorare con i robot è stata un’esperienza suggestiva, divertente e fortemente stimolante. Grazie alla disponibilità e alla sensibilità artistica dell’Istituto Italiano di Tecnologia e di Matteo Suzzi, sia iCub sia Teotronico hanno partecipato per la prima volta ad un album musicale, rendendo questo lavoro unico nel suo genere”.

“Come Da Vinci aveva costruito un robot guerriero e delle forme di macchinari all’avanguardia che usava per i suoi spettacoli, ho tracciato un fil rouge che si caratterizza per tratti distintivi. Propongo un concept album e rimpasto con fatti di cronaca attuali le figure della storia, della letteratura e del cinema, come in “La sovranità dei robot”. La musica è la mia compagna di viaggio per esplorare ciò che il mondo offre. Adesso il focus è sui robot. Prima ho centrato il progetto, poi ho scritto i brani e mi sono presentato a un’istituzione, che è l’Istituto Italiano di Tecnologia, e al costruttore Matteo Suzzi. In entrambi i casi, ho trovato grande entusiasmo e disponibilità: ho così avuto la possibilità di lavorare con due dei più famosi robot”.

Al progetto, infatti, ha preso parte iCub, la piattaforma più diffusa al mondo sulla ricerca umanoide. “Si tratta di un robot che ha udito, vista e tatto, con 4000 sensori pelle. Un progetto tutto italiano del quale essere fieri”. Con lui anche Teotronico, il robot-pianista più famoso al mondo. “Ho un primato: sia Teutronico, che era già predisposto per lo show, sia iCub non avevano mai registrato in un album. Marco Di Noia voleva “mettere i microfoni, riprendere la voce del robot, i rumori dei macchinari che generano la sua voce” e fare “una fotografia dello stato dell’arte e della robotica attuale”, riprendendo i vari passaggi del processo artistico realizzato.

Marco Di Noia La sovranità dei robot

I robot stanno davvero dominando il mondo?

Tanto si parla della supremazia tecnologica che frantuma le sicurezze umane acquisite nel tempo e tramandate nei secoli. Si discute sulle possibilità della macchina capace di prendere il sopravvento sull’uomo. Si dibatte sull’ipertecnologia che penetra nella nostra quotidianità e sulle potenzialità dei robot, unitamente al suo rapporto con gli esseri umani.

Ma l’era del dominio della macchina sull’uomo è già iniziata? Secondo il cantautore milanese, il trend dello studio sui robot non è volto a dare loro emozioni. Le ribellioni che portano poi alla presa di potere vengono messe in atto dalle emozioni. Per ora, invece, i robot vengono studiati per supportare l’uomo. Laddove gli uomini non possono arrivare, le macchine si costituiscono come una risorsa importante.

“Una forma umanoide o animale che possa, per esempio, essere presente al momento di un’eruzione vulcanica o di un terremoto oppure per salvare un uomo rimasto in una caverna o andare nei fondali marini. Dall’altro lato, invece, ci sono i robot intesi come nanotecnologie, che saranno inseriti nel nostro corpo per trovare e risolvere i problemi. Non mancano neppure le evoluzioni dei robot che aiuteranno sempre più famiglie, sia gestendo la casa sia andando a prendere i figli a scuola”. Insomma, un bell’aiuto per far fronte e smaltire gli impegni di tutti i giorni. Quest’ultimi, in particolare, “avranno sembianze molto più antropomorfe”, ha ricordato Marco Di Noia. In conclusione, secondo il cantante, “i robot sono stati programmati per il bene dell’umanità. Elaborano numeri e statistiche senza essere condizioni da preferenze elettorali né brama di potere. Se davvero ci dovesse essere una loro supremazia, sarà stato l’uomo a offrirgliela”.

Marco Di Noia La sovranità dei robot

Un robot a casa

Alla passione per la musica, che ha portato Marco Di Noia alla realizzazione del nuovo EP, il cantautore unisce l’amore profondo per la sua famiglia. È marito e padre, due compiti tanto difficili quanto speciali. E allora, come reagirebbe la sua bambina se avesse un robot in giro per casa?

“Mia figlia Diana voleva assolutamente conoscere Teotronico. Averlo in casa la renderebbe felicissima. Ma dipende dal tipo di robot: quelli che faranno davvero la prossima rivoluzione saranno in grado di cucinare, metterci la musica che chiediamo e andare a prendere i figli a scuola. Il suo aiuto sarebbe ben accetto soprattutto per me che sono pigro“, ha confidato Marco Di Noia.

Marco Di Noia La sovranità dei robot

Tra coraggio e originalità: i progetti futuri

La maturità artistica e il suo spirito all’avanguardia sono i valori aggiunti di un talento che è frutto di impegno, sforzi, sacrifici, dedizione e tanta passione. Coraggio e intraprendenza, inoltre, sono ingredienti chiave per cimentarsi in avventure così ambiziose e uniche, proprio come quelle a cui Marco Di Noia ci ha abituati.

Al momento è al lavoro su altri progetti? “Ho già idee innovative per altri due album”, ma purtroppo ancora impossibile dare ulteriori anticipazioni. Nel frattempo, lo aspettiamo il 20 novembre al Festival di Rimini sull’innovazione, che nel 2020 sarà proprio a tema robotico. Si tratta del WMS, la cui apertura sarà curata proprio dal cantante milanese. Una bella vetrina, un evento internazionale dove ci saranno “robot provenienti da tutto il mondo”. A breve, inoltre, verranno realizzati i videoclip dei brani che compongono il nuovo EP di Marco Di Noia, “La sovranità dei robot”.

Nella delicata situazione nella quale ci troviamo è difficile fare progetti a lungo termine. La quotidianità così imprevedibile che stiamo vivendo, con la curva dei contagi da coronavirus in netto aumento, rende incerto anche il futuro. Marco Di Noia confida di avere “una fortuna” che lo differenzia da molti altri artisti: “Ho un lavoro parallelo che mi sostiene, il quale mi dà la tranquillità sia di sperimentare sia di essere coraggioso, che è più facile quando si ha una sicurezza economica alle spalle”. Per altri artisti, invece, “la musica costituisce l’unico mestiere per vivere e in assenza dei live la fatica si fa sentire. Nel frattempo preferisco vivermi la giornata.