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Tiziano Ferro: "La musica mi ha salvato la vita".

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Tiziano Ferro si racconta in una intervista a Domenica In, nella quale svela le tappe della sua vita, e dichiara: "La musica mi ha salvato la vita".

Tiziano Ferro ha deciso di svelare alcuni dei suoi segreti più intimi, in un’intervista a Domenica In. Complice anche la presenza di zia Mara ( Vernier), è riuscito a parlare anche di alcuni momenti bui della sua vita, tra cui l’alcolismo. Tema più che mai attuale tra i giovanissimi.

Tiziano Ferro: “La musica mi ha salvato la vita”.

Tiziano Ferro, in collegamento dalla sua casa di Los Angeles, ha rilasciato a Domenica In una lunga intervista, nella quale ha ripercosso le tappe della sua vita, che lo hanno portato ad essere ciò che oggi conosciamo e apprezziamo. 

A partire dal suo docu-film, disponibile dal 6 Novembre su Prime Video, passando per una tematica più che mai attuale: l’alcolismo. Una situazione che lo ha spinto a frequentare gli incontri degli alcolisti anonimi prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti. Di questa fase che ha attraversato dice: -“La dipendenza, non solo dall’alcolismo, ti vuole solo – racconta – La soluzione è uscirne fuori. Bisogna rompere quella segretezza e quell’isolamento. La dipendenza è sempre una dipendenza da isolamento e da solitudine. La musica mi ha salvato la vita”.

Poi continua: -“Per 5 o 6 anni non sono mai andato agli incontri di recupero in Italia, per timidezza mia. Ho iniziato gli incontri prima in Inghilterra e poi in America. Durante il tour ho sentito il bisogno di recuperare il contatto con gli incontri e a Milano ho scoperto un mondo”.

Non solo l’alcolismo però, perchè tra i problemi passati, che Tiziano Ferro ha dovuto affrontare, c’è anche il suo relazionarsi con il cibo: -“Sono andato dal primo dietologo a 7 anni e non riuscivo a perdere peso. Sono passato dal mangiare compulsivo al non mangiare più. A 21 anni ero  poi diventato sottopeso”. E prosegue: -“L’unica cosa che mi separava dal successo era perdere chili. Non stavo bene, ma le persone che mi stavano intorno dicevano che non ero mai stato così bello: mi vestivo di un corpo che piaceva a tutti tranne che a me”. 

Una legge “contro l’odio”

Il cantante ha anche parlato del tema che forse gli sta più a cuore, l’omosessualità, e ha raccontato i problemi che ha dovuto affrontare inizialmente anche con le case discografiche: – “ L’unica soluzione che trovarono era non farmi vestire come volevo, assumendo uno stylist che mi avrebbe dovuto dare dei abiti più consoni, più maschili. Il mio senso del dovere non mi permetteva di dire una parola: è un senso di manipolazione e di violenza psicologica che non è meno grave di quella fisica”.

Proprio per questo si è impegnato per dare il suo sostegno ad una legge contro la misogninia e l’omotransfobia: -“C’è bisogno di una legge contro l’odio, contro il provare a imporre delle idee, contro il manipolare una persona che non aderisce a delle categorie preconcette. Una legge serve perché i danni all’umore non sono meno gravi di quelli al corpo, più fisiologici. La discriminazione arriva sempre in maniera più sottile”.

La gaffe di zia Mara

Non solo momenti di riflessione sulle difficoltà della vita, o su coloro che ci hanno lasciato, come ha ricordato lo stesso Ferro, dedicando un pensiero alla nonna:- “Mi manca, ricordo l’unica cosa che voleva da me”. In questa chiacchierata infatti, c’è spazio anche per un siparietto comico, partito come al solito da Mara Venier, quando mostra delle foto di Tiziano Ferro da piccolo che commenta così: -“Eri bellissimo da bambino”. E Ferro le domanda: “Mi stai dicendo che adesso sono un ce…?”. “Lo sai che sei un gran figo, non te lo deve dire la zia”.