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Vasco Rossi: "Sopravvissuto...morirò di noia per il lockdown"

Vasco Rossi

Cesare Cremonini, per Vanity Fair, ha chiesto a Vasco Rossi di parlare di sopravvivenza.

Ha avuto una “vita spericolata” ma è davvero un sopravvissuto. Stiamo parlando di Vasco Rossi, che ha ricevuto un messaggio da Cesare Cremonini, a cui Vanity Fair ha affidato la direzione dell’ultimo numero di novembre sul tema “SurVIVE, SopravVIVERE“. Il cantante gli ha chiesto il significato della parola “vivere”, soprattutto in questo “brutto periodo”.

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Vasco Rossi parla di sopravvivenza

Ciao Vasco, come stai? Non posso, davvero non riesco a pensare a questo numero, alla capacità degli uomini di vivere anche quando… sono morti dentro, senza passare prima da te…” ha scritto Cesare Cremonini e Vasco Rossi non ha esitato neppure un momento nel rispondere. Il rocker di Zocca ha raccontato i suoi tormenti e la sua vita da “sopravvissuto“, fatta di alti e bassi. “Caro Cesare, sto bene, grazie o meglio…tengo duro” ha risposto Vasco, scrivendo una lunga lettera. “È veramente un brutto periodo. Per tutti. Una catastrofe planetaria che nessuno avrebbe potuto immaginare, sarebbe stato peggio solo… Se ci avesse colpiti un meteorite!” ha aggiunto il rocker, che ha voluto mandare un forte messaggio di speranza, prima di sfogliare l’album della sua vita. Vasco racconta di essere sopravvissuto durante gli anni ’70, “gli anni di piombo con le Brigate Rosse, Lotta Continua e Potere Operaio“, in cui lui tifava Pannella e incominciava a scrivere canzoni. “Ero un vulcano di idee in fase di esplosione. Tra le cantautorali La nostra relazione o Albachiara, e l’ironico Fegato, fegato spappolato e il provocatorio Non siamo mica gli americani…” ha spiegato.

Il cantante racconta anche di come è sopravvissuto agli anni ’80, quelli della droga e degli eccessi, in cui ha commesso tanti errori e ne ha pagato le conseguenze. “Ne ho combinate di cazzate, ma le ho anche pagate tutte. Sono stati gli anni più stupidi del secolo ma anche i più belli e divertenti, quelli irriverenti di Colpa d’Alfredo, di Ogni volta, Vita spericolata e di Bollicine. Sono sopravvissuto facendo del rock in italiano…” ha spiegato Vasco. Anche negli anni ’90 il rocker è sopravvissuto, quando ha messo su famiglia all’apice della sua carriera. In questo momento Vasco ha fatto “la scelta più trasgressiva che avrebbe potuto fare una rockstar“, come lui stesso ha spiegato, ringraziando la sua Laura. Infine, Vasco Rossi ha raccontato di essere sopravvissuto anche al 2000, al millennium bug. Il cantante ha parlato delle sue tre malattie mortali, nel 2011, quando è andato in coma per tre o quattro volte. Poi ha parlato del 2020, “quando è scoppiata questa catastrofe mondiale che si chiama Covid. Questo Covid del c…o. Ecco, io penso che sopravviverò anche a questo“. “C’è che morirò di noia per il lockdown” potrebbe essere il titolo della sua prossima canzone, come lui stesso ha dichiarato. Infine, ha voluto fare un annuncio ai suoi fan, spiegando che il primo gennaio uscirà una nuova canzone, che sarà d’amore, e un nuovo album.