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Covid, Emilio Fede guarito: "Donerò i miei beni ai medici"

Emilio Fede

La dura esperienza di Emilio Fede con il Coronavirus. Il giornalista ha spiegato di voler donare i suoi beni ai medici che lo hanno salvato.

Emilio Fede è stato dimesso dal Covid residence di Ponticelli, dove era stato ricoverato dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Ora è tornato in uno degli hotel sul lungomare di Napoli, città dove vive stabilmente e sconta quel che rimane della sua condanna per il processo Ruby.

Emilio Fede è guarito dal Covid

Sono salvo, ma il virus è micidiale. Non per i danni che può provocare al fisico, ma anche di quelli che può generare a livello psicologico perché si vive tanti giorni in isolamento e devo ringraziare il personale medico e paramedico del Covid Center di Napoli che mi ha sostenuto in ogni mia esigenza. I dottori sono stati degli angeli con i camici bianchi, la solidarietà che mi hanno dimostrato mi commuove” ha dichiarato Emilio Fede, intervistato da Il Mattino. Fisicamente è convinto di aver superato tutto, probabilmente anche perché ha lavorato per tanti anni come inviato in Africa, effettuando qualsiasi tipo di vaccini e cure, comprese quelle della malaria che ora sono usate contro il Covid. Psicologicamente è stata più dura. “Tutti i cliché sulla sanità meridionale, il fango politico e mediatico che è stato riservato sulla Campania è stato stucchevole. Mi sembrava di essere in un hotel e non in un ospedale. Ma più di tutto ho trovato dei fratelli e delle sorelle che si sono presi cura di me non solo con eccezionale professionalità, ma anche con tanto amore. Non dobbiamo dimenticarci mai di loro, degli sforzi che stanno svolgendo in corsia i medici e io non lo farò. Infatti so già cosa fare per provare ad aiutare io loro stavolta” ha spiegato Emilio Fede.

Ho deciso di donare i miei risparmi per valorizzare lo straordinario impegno dei medici e degli infermieri, sto cercando una fondazione perché vorrei donare i miei soldi per aiutare la sanità pubblica. Non dobbiamo dimenticare l’opera che i nostri camici bianchi stanno compiendo, per me questa è stata un’altra avventura straordinaria che mi ha segnato sicuramente da un punto di vista umano proprio come tante esperienze professionali che ho vissuto nel passato” ha spiegato il giornalista. “Berlusconi è stato mio amico, è mio amico e sarà sempre mio amico. Mi ha chiamato, ma non capisco perché in un momento così complesso nella mia vita tutti mi chiedono se ho sentito Berlusconi. Lo trovo di cattivo gusto, la mia vita sarà sempre legata a lui perché è un uomo straordinario che mi ha dato tanto e al quale credo, con la mia professione, di aver dato qualcosa” ha dichiarato Fede, sottolineando che le telefonate che vuole ricevere in realtà sono altre. “Come mi piacerebbe ricevere una telefonata di mia moglie. Purtroppo lei è da qualche tempo che ha problemi di salute e per cautela non le è stato detto dove sto e come sto. Ora in questo momento vorrei solo che lei stesse meglio e poter sentire la sua voce, con lei ho diviso tutta la mia vita ed è l’unica persona che per me conta davvero” ha spiegato Emilio Fede.